22 aprile 2011

L'amministrazione comunale perde i finanziamenti per le rinnovabili


Guardate bene la foto dei pannelli solari qui sopra, cercate di notarne i dettagli...
Fatto?

No, non c'è nessun particolare nascosto da scoprire, né alcun patetico tentativo di quiz da settimana enigmistica. Era solo per dirvi, cari concittadini, che è di questa foto che dovrete accontentarvi.

A inizio anno il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un Avviso Pubblico per il finanziamento dei progetti rientranti nel Programma Operativo Interregionale (POI) Energia 2007-2013 (linea di attività 1.3 “Interventi a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito dell’efficientamento energetico degli edifici e utenze energetiche pubbliche o ad uso pubblico”). [per maggiori dettagli leggi qui]

Il bando, che mette a disposizione 20 milioni di euro, intende selezionare e finanziare progetti innovativi ed esemplari riguardanti la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, su edifici di proprietà pubblica, ubicati nelle Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Sicilia, Puglia). Ad essere finanziati saranno impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, che presentino caratteristiche di innovatività ed esemplarità, in relazione alla natura ed alle funzioni degli edifici interessati, all’integrazione architettonica e alla capacità di integrazione ambientale con particolare riferimento alle iniziative ricadenti in aree di pregio ambientale.
Destinatari del finanziamento sono quindi i Comuni (ma anche le Province). Le domande per la richiesta di un contributo pari al 100% delle spese ammissibili potevano essere presentate dal 1° al 20 aprile 2011.

Peccato che oggi sia già 22 e nessun progetto sia stato presentato.

Peccato, visto che qualche giorno fa il sindaco Nicola Giorgino, durante un incontro con i rappresentanti del movimento "SOS Rinnovabili", aveva "mostrato grande sensibilità" verso il tema, ed in particolare verso le problematiche causate dai tagli al settore del decreto “ammazza rinnovabili” del ministro Romani.

Peccato, visto che Paolo Romani è il ministro dello sviluppo economico in quota PDL (stesso partito del Nicola Giorgino di cui sopra).

Traete voi le conclusioni.



15 aprile 2011

(Im)mobilità urbana

Se per trasferire gli uffici della provincia Bat (a questo punto solo Bt) dalla sede di Andria a Barletta e Trani sono stati fulminei, per dare anche solo delle indicazioni verbali su come si intende risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria in città (polveri sottili, benzene) balbettano.

È sintomo di un modo di amministrare “schizofrenico” infatti, rinunciare a pedonalizzare via Regina Margherita (con progetto e soldi pronti) prima, poi, di fronte all’emergenza di corso Cavour, fare marcia indietro ed ipotizzare chiusure al traffico. L’unica iniziativa finora adottata è stata l’assurda inversione di corso Cavour (il tratto ancor carrabile) che porta all’interno del centro cittadino, già intasato, altro traffico ed inquinamento.

Riteniamo “irricevibile” la proposta fatta da un consigliere di maggioranza durante uno degli ultimi consigli comunali, che immagina, quale soluzione al problema, la chiusura al traffico di un quartiere della città per una domenica al mese, praticamente come non fare nulla. Mentre interessante ci è parsa la proposta del consigliere Colasuonno dell’Alternativa, che durante lo stesso consiglio comunale ha ipotizzato coraggiose chiusure permanenti al traffico.

La proposta del movimento politico "Andria Cinque Stelle", ovvero quello che avremmo fatto se fossimo stati al governo della città, sarebbe stata incentrata sul problema del traffico veicolare eccessivo che mette a serio rischio la salute pubblica:
- chiusura e lavori di arredo urbano "stile viale Crispi" per il tratto di corso Cavour interessato e via Regina Margherita, al fine di creare una grande zona pedonale di attrattiva commerciale nel centro della città;
- iniziative culturali, spettacoli e quant'altro necessario, con tempi e modalità concordate con le associazioni dei commercianti, per richiamare al centro città non solo gli andriesi ma anche persone provenienti dalle città limitrofe;
- parcheggi custoditi nelle zone periferiche della città , a tariffa ridotta , con navette organizzate per il frequente collegamento con il Centro, cosa che darebbe un indubbio beneficio anche ai commercianti delle zone semi-centrali;
- incentivazione ed ampliamento del bike –sharing;
- incentivo comunale, in aggiunta agli incentivi nazionali, per la trasformazione delle auto più datate a gpl o a metano, molto meno inquinanti;
- avvio, in collaborazione con le associazioni di categoria, della verifica delle emissioni delle caldaie per il riscaldamento delle abitazioni ed uffici (da concordare anche con l'ufficio provinciale competente, un tempo nella sede di Andria, ora a Barletta o Trani);
- ricognizione e, possibilmente, blocco di tutti gli impianti con significative emissioni in atmosfera, dislocati in territori confinanti con quello andriese, che sono in autorizzazione presso la Provincia BAT (BT) il cui assessorato all'Ambiente è stato trasferito da Andria a Trani.
A tal proposito rileviamo che era stato depositato un ordine del giorno dalle opposizioni L'Alternativa, La Risposta, SEL, IDV, Andria3 che chiedeva semplicemente una relazione in aula dell'assessore provinciale, al fine di conoscere quanti e quali impianti (biomasse ecc) sono in autorizzazione presso la Provincia, per poter rendere edotti gli stessi consiglieri comunali e la cittadinanza di tutta la situazione che non è solo "cementeria". La maggioranza compatta (ovviamente) ha evitato di affrontare questa discussione... perchè?

Infine, a proposito di maggioranza allargata, una parte dell’opposizione, la solita, relativamente alla questione del blocco di Corso Cavour non ha saputo far altro che parlare di valutazione del danno economico dovuto al mancato passaggio delle auto per gli esercenti. Ebbene visto che snocciolavano anche cifre in perdita, questo porterebbe al contrario a dire che ad esempio su via Regina Margherita, dove il traffico veicolare è divenuto assurdo ( ancora più di prima), gli operatori commerciali stanno facendo affari d'oro! Vogliamo provare a chiederlo?"

3 aprile 2011

Amministrazione comunale: 10 all’immagine, 4 alla sostanza



Leggi l'intervista rilasciata da Giuseppe D'Ambrosio al Domani Andriese
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