25 febbraio 2011

Nucleare - Uno spot ingannevole per un grande inganno

Bloccato lo spot del Forum Nucleare. Giurì: è ingannevole




Lo spot, trasmesso a dicembre su tutte le televisioni nazionali, usava la metafora della partita a scacchi in cui due opposte visioni si affrontano: una favorevole al nucleare e l'altra contraria.

L'intenzione apparente era quella di promuovere un dibattito aperto e spregiudicato sul tema nucleare. L'inganno reale era invece che lo spot cercava di pilotare un'opinione precisa creando un pregiudizio pronucleare. Così il Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria che ha chiesto il blocco della messa in onda dello spot.
Andando a vedere chi erano i finanziatori dell'iniziativa - furbamente non dichiarati all'interno dello spot - si intuisce facilmente a quale mulino lo spot voleva tirare. Tra i soci del Forum Nucleare, ufficialmente un' associazione no-profit, troviamo i nomi noti dell'industria nucleare: Enel, Edf (Électricité de France), Ansaldo Nucleare, E.On Italia... Sono loro ad aver investito i 6 milioni di euro necessari per "stimolare" il dibattito nelle case degli italiani.

Riportiamo in proposito quanto scritto sul forum: http://italianimbecilli.blogspot.com
Solo apparentemente lo spot offre allo spettatore due punti di vista differenti da scegliere, in realtà questo filmato è stato creato per orientare in maniera precisa lo spettatore verso il nucleare. La tecnica è sempre quella: colpire la parte emotiva. E qui la parte emotiva dello spettatore viene raggiunta e colpita attraverso due elementi principali:

  1.  Il colore degli scacchi
  2. La voce fuori campo che accompagna le mosse sulla scacchiera
Il colore degli scacchi: si noterà che la parte antinucleare gioca con i pezzi neri, mentre il giocatore che sostiene il nucleare muove i pezzi bianchi. Elementare, quindi, l’associazione simbolica. Il nero che è culturalmente legato all’idea della morte, del brutto, del cattivo, sostiene l’idea antinucleare. Il bianco, legato al concetto di purezza, di trasparenza, di bontà, sostiene l’idea del nucleare. Il messaggio percepito a livello emotivo è: il nucleare è buono, l’antinucleare è cattivo.
La voce fuori campo: al fine di potenziare ulteriormente la tesi pro nucleare, lo spot utilizza il timbro della voce. L’antinuclearista ha una voce aspra, mentre il nuclearista è doppiato con una voce suadente, leggera, soave, confidenziale. Lo spettatore è portato a legarsi emotivamente alla voce confidenziale, quindi alla tesi nuclearista. Si crea artificialmente uno scambio di fiducia reciproca tra lo spettatore e il nuclearista.
Anche la sceneggiatura dello spot gioca a favore del nucleare, nella parte finale, quando la voce fuori campo dice che il nucleare ‘è una grande mossa’. Subito dopo questa battuta non vengono compiute altre mosse sulla scacchiera, a indicare che l’ultima mossa del cavallo bianco (nuclearista) ha realizzato il suo scacco, ha vinto la partita (e l’italiano medio sta sempre dalla parte del vincente). Nello spot è quindi tutto già deciso a priori. Non c’è nulla da scegliere.
Vi preghiamo inoltre di notare come, data la grande volontà ed apertura di dialogo del forum, i commenti al video riportato sopra sono stati disattivati. Come suggerito dal blog http://italianimbecilli.blogspot.com, vi invitiamo a visionare il seguente video ridoppiato:

15 febbraio 2011


18 febbraio 2011, torna M’illumino di meno.
La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, anche quest’anno  invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili. Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore. Turbine, lanterne, Led o biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio nazionale. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.

In occasione di questo evento, in città si è creata una sinergia tra le diverse realtà associative che coordinate dal Circolo Legambiente di Andria e da Filomondo - Fatti dai Sud della Terra, grazie al patrocinio del Comune di Andria, hanno organizzato una giornata all’insegna del risparmio energetico e della solidarietà.
Ecco il programma dettagliato:
• ritrovo in bici ore 18,00 circa presso piazza dei Bersaglieri (stazione della Bari-nord) dove l’illuminazione pubblica sarà spenta, saranno accesi dei ceri e affisso uno striscione;
• ci si sposta in piazza Marconi, dove l’illuminazione pubblica sarà spenta, ci sarà la distribuzione di materiale informativo (decalogo delle 10 regole per risparmiare), saranno accesi dei ceri e affisso uno striscione;
• tutti in bici verso piazza Umberto I° (Municipio), dove l’illuminazione pubblica sarà spenta, saranno accesi dei ceri e affisso uno striscione;
• ore 19:00 ultima tappa in piazza Trieste e Trento, dove l’illuminazione pubblica sarà spenta, saranno accesi dei ceri e affisso uno striscione;
parcheggiate le bici, bike sharing o bici di proprietà, ci si dirige presso la Bottega del Mondo (commercio equo e solidale) Filomondo in via Bologna, 115.
• All’interno della bottega ci sarà un dibattito sulle seguenti tematiche: Decrescita - Maria Panza (WWf - Bari); - Situazione energetica italiana e risparmio energetico - Enrico Misino (Open Source – Bisceglie); Fonti rinnovabili - Daniela Matera (Le Terre di Federico - Trani)
• A fine dibattito cena equosolidale il cui ricavato andrà a sostegno dei progetti di Educazione interculturale egiziana-sudanese presso le scuole comboniane del Cairo: San Lunga (Sakakini), San Joseph (Meadi), Santa Kahkita (Kilo araba Wi Nus) e le due Scuole Sacra Famiglia (Heluan).

Per la cena si richiede la prenotazione entro il 16 febbraio presso Filomondo (via Bologna, 115-Andria).

La cittadinanza è invitata a partecipare.

8 febbraio 2011

L'orchestra stonata

Nonostante l’estate trascorsa ricca di concerti gratuiti solo sulla carta, noi di Andria Cinque Stelle, ancora ignoriamo il genere musicale preferito dal nostro Sindaco. Di certo, non sembra un grande appassionato di musica sinfonica, visto che come direttore d’orchestra a noi sembra assai maldestro.

L’aria è quella amara da battibecco rionale: il Presidente che taccia di ignoranza un consigliere d’opposizione, offeso a suo dire dalla musica suonata da quel consigliere e dai pochi altri violinisti che s’affannano a strimpellare sulla nave che affonda; il Sindaco che non sembra riuscire a coordinare i toni gravi della giunta e gli acuti della maggioranza consiliare.

L’ultimo brano del consiglio comunale è assai noto: la cementeria di Trani. Della qualità dell’aria, in tono minore se n’è parlato in giunta, ma è in consiglio che si sente la stonatura: i consiglieri di maggioranza, in occasione della votazione per la cementeria, dimostrano una attenzione per la città che non vede uguale risposta da parte degli assessori. Un plauso a loro, che si sono dimostrati, in questa occasione, lontani da sospette contiguità con lobby di disinvolti affaristi.

L’aria prosegue e sempre di qualità dell’aria si parla: gli aumenti delle tariffe del trasporto pubblico, tra cui gli abbonamenti degli studenti e degli anziani; gli aumenti delle tariffe del bike-sharing (iniziativa portata avanti dalla precedente amministrazione, nonostante i roboanti manifesti del PdL); mancata partecipazione ai bandi di finanziamento delle piste ciclabili, a garantire una sicurezza, a chi volesse usufruire del bike sharing, che per ora resta sulla carta; l’inaugurazione del parcheggio della stazione (osteggiato quand’erano in minoranza) e il suo successivo utilizzo come banale deposito di mezzi comunali; il mancato rinnovo dell’accordo con Ferrotramviaria per fare viaggiare gratuitamente sulle circolari comunali i titolari di abbonamento ferroviario (iniziativa che era stata portata avanti dalla precedente amministrazione, per onestà intellettuale dobbiamo sempre specificarlo); si inaugura la tangenziale (iniziativa della precedente amministrazione) e non si realizza alcun piano di mobilità per spostare all’esterno il traffico veicolare inquinante, mentre si continua con cambi di sensi unici privi di ogni logica che non sia quella elettorale.

Si prosegue: si perde un anno per una semplice approvazione tecnica in provincia per l’interramento della ferrovia, con il rischio assai concreto di perdere anche quei finanziamenti e tutto il lavoro già fatto (iniziativa della precedente amministrazione); non si piantano nuovi alberi in città (come prevede il regolamento del verde) e neanche hanno il buonsenso di fare una richiesta per acquisire una parte di quei 3600 ulivi che dovranno essere divelti per l’ampliamento della Andria – Trani; riducono la villa comunale ad ingresso dello stadio comunale (ne vedrete delle belle!); altre aree verdi, come quelle di S.Angelo dei Ricchi e non solo, chiuse, abbandonate vergognosamente ormai da un anno; scomparso il progetto (precedente amministrazione) di project financing per un parcheggio interrato in Piazza Umberto I che avrebbe consentito agli abitanti del centro storico di parcheggiare, eliminando dal centro storico le auto e rendendolo finalmente una ZTL; abbandonano le centraline di monitoraggio di cui forse non conoscono neanche l’esistenza e l’ubicazione, per cui il superamento ripetuto del valore di PM10 in città, nel mese di Gennaio è avvenuto per 8 giorni, non ha provocato alcun intervento amministrativo, come invece succede nel resto d’Italia, dove i sindaci hanno la responsabilità di tali interventi.

Mal d’aria, insomma. E si parla solo della cementeria di Trani. Perché? Noi di Andria Cinque Stelle ci chiediamo come mai i diversi amministratori provinciali di maggioranza, presenti in consiglio comunale, non hanno detto che vi sono anche altri impianti, ben più impattanti, già in autorizzazione presso la Provincia BAT, a distanza non tanto diversa da quella della cementeria?

Forse, ci viene da dire, è mancata la tempestività dell’intervento, forse il settore ambiente della Provincia Bat comincia ad allontanarsi, sulla via di Trani, in buona compagnia di altri settori. Forse i pareri tecnici provinciali stenteranno ad arrivare, visto che vanno in direzione di Barletta, svuotando di fatto la sede legale andriese. Ma zitti, diciamolo a bassa voce, altrimenti i nostri amministratori provinciali rischiano la rielezione.

Così, la domanda sorge spontanea: cosa sarebbe successo se qualche ufficio giudiziario o qualche sezione della Prefettura fossero state trasferite ad Andria, da Trani o Barletta?

Andria Cinques Stelle

4 febbraio 2011

Coff coff


Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Salute in Europa l’inquinamento da polveri fini nell’ambiente urbano è responsabile ogni anno di circa 100mila morti

Ad Andria c’è una sola centralina che tra il 1 ed il 31 gennaio ha registrato già 8 superamenti della soglia di attenzione per il PM 10 a fronte dei 35 per un intero anno previsti dalle normative vigenti.

Gli andriesi medi sono evidentemente disposti a tutto, anche ad ammalarsi, anche a morire, pur di non lasciare la macchina a casa.

Fonte e ulteriori informazioni rperibili al seguente link: http://www.infonews.it/public/articoli/6302-una-nota-del-comitato-no-biomasse-no-inceneritori-della-bat.asp