8 febbraio 2011

L'orchestra stonata

Nonostante l’estate trascorsa ricca di concerti gratuiti solo sulla carta, noi di Andria Cinque Stelle, ancora ignoriamo il genere musicale preferito dal nostro Sindaco. Di certo, non sembra un grande appassionato di musica sinfonica, visto che come direttore d’orchestra a noi sembra assai maldestro.

L’aria è quella amara da battibecco rionale: il Presidente che taccia di ignoranza un consigliere d’opposizione, offeso a suo dire dalla musica suonata da quel consigliere e dai pochi altri violinisti che s’affannano a strimpellare sulla nave che affonda; il Sindaco che non sembra riuscire a coordinare i toni gravi della giunta e gli acuti della maggioranza consiliare.

L’ultimo brano del consiglio comunale è assai noto: la cementeria di Trani. Della qualità dell’aria, in tono minore se n’è parlato in giunta, ma è in consiglio che si sente la stonatura: i consiglieri di maggioranza, in occasione della votazione per la cementeria, dimostrano una attenzione per la città che non vede uguale risposta da parte degli assessori. Un plauso a loro, che si sono dimostrati, in questa occasione, lontani da sospette contiguità con lobby di disinvolti affaristi.

L’aria prosegue e sempre di qualità dell’aria si parla: gli aumenti delle tariffe del trasporto pubblico, tra cui gli abbonamenti degli studenti e degli anziani; gli aumenti delle tariffe del bike-sharing (iniziativa portata avanti dalla precedente amministrazione, nonostante i roboanti manifesti del PdL); mancata partecipazione ai bandi di finanziamento delle piste ciclabili, a garantire una sicurezza, a chi volesse usufruire del bike sharing, che per ora resta sulla carta; l’inaugurazione del parcheggio della stazione (osteggiato quand’erano in minoranza) e il suo successivo utilizzo come banale deposito di mezzi comunali; il mancato rinnovo dell’accordo con Ferrotramviaria per fare viaggiare gratuitamente sulle circolari comunali i titolari di abbonamento ferroviario (iniziativa che era stata portata avanti dalla precedente amministrazione, per onestà intellettuale dobbiamo sempre specificarlo); si inaugura la tangenziale (iniziativa della precedente amministrazione) e non si realizza alcun piano di mobilità per spostare all’esterno il traffico veicolare inquinante, mentre si continua con cambi di sensi unici privi di ogni logica che non sia quella elettorale.

Si prosegue: si perde un anno per una semplice approvazione tecnica in provincia per l’interramento della ferrovia, con il rischio assai concreto di perdere anche quei finanziamenti e tutto il lavoro già fatto (iniziativa della precedente amministrazione); non si piantano nuovi alberi in città (come prevede il regolamento del verde) e neanche hanno il buonsenso di fare una richiesta per acquisire una parte di quei 3600 ulivi che dovranno essere divelti per l’ampliamento della Andria – Trani; riducono la villa comunale ad ingresso dello stadio comunale (ne vedrete delle belle!); altre aree verdi, come quelle di S.Angelo dei Ricchi e non solo, chiuse, abbandonate vergognosamente ormai da un anno; scomparso il progetto (precedente amministrazione) di project financing per un parcheggio interrato in Piazza Umberto I che avrebbe consentito agli abitanti del centro storico di parcheggiare, eliminando dal centro storico le auto e rendendolo finalmente una ZTL; abbandonano le centraline di monitoraggio di cui forse non conoscono neanche l’esistenza e l’ubicazione, per cui il superamento ripetuto del valore di PM10 in città, nel mese di Gennaio è avvenuto per 8 giorni, non ha provocato alcun intervento amministrativo, come invece succede nel resto d’Italia, dove i sindaci hanno la responsabilità di tali interventi.

Mal d’aria, insomma. E si parla solo della cementeria di Trani. Perché? Noi di Andria Cinque Stelle ci chiediamo come mai i diversi amministratori provinciali di maggioranza, presenti in consiglio comunale, non hanno detto che vi sono anche altri impianti, ben più impattanti, già in autorizzazione presso la Provincia BAT, a distanza non tanto diversa da quella della cementeria?

Forse, ci viene da dire, è mancata la tempestività dell’intervento, forse il settore ambiente della Provincia Bat comincia ad allontanarsi, sulla via di Trani, in buona compagnia di altri settori. Forse i pareri tecnici provinciali stenteranno ad arrivare, visto che vanno in direzione di Barletta, svuotando di fatto la sede legale andriese. Ma zitti, diciamolo a bassa voce, altrimenti i nostri amministratori provinciali rischiano la rielezione.

Così, la domanda sorge spontanea: cosa sarebbe successo se qualche ufficio giudiziario o qualche sezione della Prefettura fossero state trasferite ad Andria, da Trani o Barletta?

Andria Cinques Stelle