29 ottobre 2009

I restanti 4 punti per cambiare Andria



Le proposte di Andria5stelle su: centro storico, politiche sociali, energia e internet.

27 ottobre 2009

Il partito degli onesti



















Capita a tutti, una volta o l'altra, di ammettere di aver torto, nei confronti di un amico, un familiare, un collega. Bisogna raccogliere il proprio orgoglio, metterlo in un angolo e scusarsi, perché capita di non conoscere tutte le implicazioni che una scelta difficile e sofferta può comportare.

Serve talvolta masticare amaro e darsi uno schiaffo sulla coscienza, là dove siamo soliti con la mano coprire solo l'immagine mentale delle nostre mancanze, dei nostri errori, perché si scopre che ciò che si è sempre considerato degno solo del proprio dissenso, ciò che si è sempre considerato null'altro che un concetto errato e anti-storico e chi lo segue una folla senza idee, si scopre essere non solo virtuoso o quantomeno non così negativo come lo si era immaginato, ma anche, per certi versi, pregiato, qualitativamente teso ad esprimere concetti che non sono stati mai contemplati, né discussi.

Non che si fosse dimenticata l'umiltà del riconoscersi inesperti, o ingenui, o la candida volontà di conoscenza del mezzo politico, magari sempre relegato più a parentesi momentanee, stagionali, tutt'altro: la riscoperta di qualcosa che non si sapeva di possedere, unito ad una sincera possibilità di confronto, di dialogo, non fa che portarci ad un livello successivo, ad una maggiore consapevolezza del nostro ruolo di cittadini, di partecipanti all'arte della politica, lasciando quel guscio vuoto di semplici spettatori, completamente indifferenti allo sviluppo e al processo di dinamiche che ci riguardano, in maniera spesso drammaticamente personale, come nel caso del problema dei rifiuti o la sfida sull'ambiente e le energie rinnovabili.

Così si giunge a domandarsi se l'ignavia partitica, nella politica odierna , sia necessariamente un male. Forse occorrerebbe pensare a chi di geniale non ha solo il nome, a chi è già un passo avanti, a quanti si arroccano su un colle a disquisire di simboli, famiglie politiche e di leader.

Si parla spesso di una “maggioranza silenziosa”, di un “paese reale” lontano dai palazzi della politica, lontana dai consensi e dai linguaggi noiosi, da gente abile a discutere di nomine e poltrone.

Ebbene, la gente per bene, la gente da ammirare, parlando di responsabilità, non se ne lava le mani: le scelte importanti, anche impopolari, sono il sale della buona politica. Non ci si prende gioco delle aspettative della gente, altro che elettori e militanti. In quei momenti, l'unico rapporto possibile è quello fra governante e governato, fra chi ha l'opportunità di fare qualcosa e chi gli implora un cambiamento delle proprie condizioni.

Tutto qui? E' questo il significato della buona politica? Fare qualcosa perché la gente chiede qualcosa, smuovere le acque alla ricerca del consenso? No, certo che no.

La politica è servizio, sacrificio. E' un diritto solo quando si vota, è un dovere ogni giorno.

Non si può pensare di essere solo gestori del consenso, non si può pensare di vedere il mandato degli elettori come un mezzo per amministrare il potere, a prescindere da contenuti e forme della politica. Non si può pretendere di fare del bene a colpi di sondaggi o indici di gradimento di questo o quel candidato, scegliendolo in base a chissà quali standard, che forse non rispecchiano neanche troppo fedelmente la società cittadina.

Di leaderismo spesso, si finisce per marcire.

La buona battaglia, la bella politica, si fa scegliendo gli uomini e le donne migliori, si chiede una scelta difficile a chi non ha da guadagnarsi che la soddisfazione di aver fatto del bene per tutti, schivando facili applausi e provvisori consensi e attestati di stima, pronti a dissolversi alla prima mareggiata politica o alla prima brezza di rimpasto.

Diamo valore ad una stretta di mano, diamo valore ad una pacca sulla spalla, ad un ringraziamento sincero. E se il valore reale del cambiamento stia nel superare i conservatorismi che ci impediscono di guardare con serenità al nostro futuro? E se il valore reale del cambiamento stesse nell'affrontare compatti il muro di gomma delle resistenze, ignare di scenari sempre meno pessimistici e sempre più reali?

A chi sceglie di impiegare il suo tempo ogni giorno per combattere le sfide politiche presenti e a chi si prepara ad affrontare al meglio quelle del domani. Grazie.

Per ogni ora notturna strappata al meritato riposo, per ogni cassonetto rovesciato da incivili e rialzato dagli onesti, per ogni muro ripulito ed ogni proposta felice, sapremo, noi comuni cittadini, chi ha a cuore la buona battaglia, chi aspira alla bella politica.

I figli migliori della nostra città non aspirino a lasciarla, le menti migliori non vedano tutto nero, non rinuncino a scorgere orizzonti migliori per una città che finora li vede delusi.

La nostra lezione d'onestà e trasparenza serve a noi stessi ogni giorno, senza cessare mai d'impararla, perché la buona politica non la esprime solo l'indeciso che spinge una scheda nell'urna una volta ogni anno, ma anche e soprattutto chi, credendo nel valore del suo gesto, abbassa alla sera e rialza al mattino la saracinesca del suo negozio, del suo circolo, della sua attività, oggi giorno con più passione, ogni giorno con più speranza.

Loro sono un altro partito, loro non lottano, ma sognano: loro sono gli onesti.

Anonimo Viaggiatore

26 ottobre 2009

L'Italia che funziona



Intervento di Beppe Grillo all'interno del video "Anticasta - viaggio nell'Italia dei comuni a 5 stelle" allegato al libro "L'Anticasta - l'Italia che funziona" scritto da Michele Dotti e Marco Boschini edito da EMI.

23 ottobre 2009

Working for a dream



Messaggio di Beppe Grillo dopo la giornata del 4 ottobre a Milano per la presentazione della nascita del movimento nazionale a 5 stelle.

17 ottobre 2009

Il Programma del Movimento a 5 Stelle

Il video riportato di seguito illustra l'idea di politica e di futuro del Movimento a 5 Stelle.

Tratto da beppegrillo.it


Alla nascita del MoVimento Cinque Stelle a Milano ho illustrato a grandi linee il Programma. Ci sarà tempo per discuterlo insieme in Rete, migliorarlo, cambiarlo nei prossimi mesi.

Contiene più di 120 punti, tutti utopistici e per questo tutti attuabili.


Scarica il programma completo


I punti del programma:


Stato e cittadini
Salute
Energia
Trasporti
Economia
Informazione
Istruzione

Intervento di Beppe Grillo al teatro Smeraldo, Milano, il 4 ottobre 2009:


STATO E CITTADINI

"Una delle cose più importanti che dobbiamo rivedere è il rapporto, tra Stato e cittadini: se non risolviamo questo gli altri diventano inutili. Abolizione delle Province immediatamente: succhiano linfa alle Regioni e ai Comuni; abolizione delle Prefetture: la Prefettura e il Prefetto, chi cazzo è il Prefetto?! Cosa fa il Prefetto?! Via le Prefetture e ristrutturare le ambasciate, ristrutturate i consolati. Abolizione del Lodo Alfano: se non lo leviamo, non ce li togliamo dai coglioni più! Insegnamento della Costituzione e esame obbligatorio per il rappresentante pubblico,

- riduzione a due mandati per i parlamentari per qualunque carica pubblica e eliminazione di ogni privilegio per i parlamentari, tra questi il diritto di andare in pensione dopo due anni!!

- divieto ai parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato! Cazzo, abbiamo gente che fa l'attore, va in tournée e poi fa il parlamentare! Basta, una cosa!

- divieto di cumulo di cariche: per esempio sindaco e deputato, o fai uno o fai l’altro; non eleggibilità di cariche pubbliche per i cittadini condannati: via, non puoi fare il bidello in una scuola e poi fare il parlamentare! Obbligatorietà della discussione parlamentare, delle leggi popolari: deve essere obbligatorio, se facciamo una legge popolare, che questa debba essere discussa dal Parlamento, non messa in un cassetto per degli anni! Obbligatoria la discussione! Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima, in modo da dare la possibilità ai cittadini di conoscere e di intervenire, come fa quel Santo miracolato che abbiamo in terra che è Obama, c...o! Obama è un prodotto della rete!

Signori scusate, sono così. Volevo non sudare, non incazzarmi! La Rete, questa cosa che non conoscono, che vengono presi per il culo, la Rete! Bene, dei ragazzi come voi in Svezia li prendevano per il culo, hanno fatto un’associazione, un movimento che si chiama: “ Il movimento dei Pirati, Partito dei Pirati svedese”, adesso sono stati eletti due rappresentanti nel Parlamento europeo! Li prendevano per il culo: bene, i partiti della rete in Germania hanno il 2%, è tutto iniziato adesso, ma questo dei pirati è fantastico, perché loro hanno fatto solo una cosa, geniale, ne hanno presa una: quella dei copyrights, hanno detto “basta copyrights” , questo è quel signore che voleva venire, mi ha mandato un video, siamo in collegamento, vi faremo vedere il video alla fine di tutto. Il copyright è la base della conoscenza che deve girare libera, fruita liberamente e gratuitamente, è il nostro Creative Commons deve girare, il copyright va riformato e non riformare la Rete in base al copyright. Cose che sono successe a me la settimana scorsa, quando ho mandato un video del Letterman Show di Obama: Obama parla due minuti e dice cose che sembravo io ai tempi in cui avevo 20 anni, che dicevo delle cose meravigliose! Non per montarmi la testa: ero negro, a 20 anni ero negro, ve lo giuro! Va bene? Dice delle cose sull’ambiente, sulle rinnovabili e io lo prendo perché sono uno straordinario fan suo e faccio vedere che cosa dicono i grandi del mondo: metto due minuti di questo sul blog e arriva una lettera della CBS americana a You Tube, dicendo che ho violato i copyrights di Obama, come se Obama fosse sotto i copyrights di uno sponsor, di una televisione! Obama è patrimonio del mondo, non di una televisione o di uno sponsor, è patrimonio del mondo, Obama! Che cosa ha fatto You Tube Italia, dato che ci amano tutti? Non ci ha detto: “ togliete il filmato sotto copyright”: no, di notte, pensando che dormissi tolgono non il film, ma l’account, cioè tutti i filmati di Beppe Grillo degli ultimi cinque anni sono stati spazzati via durante la notte, non c’era più un filmato nostro! Ora dovete sapere che i nostri filmati, il mio 168, quelli di Travaglio, quelli sulle morti bianche, tutti i filmati che abbiamo fatto sono, come numero di visitatori, 51 milioni, va bene? 51 milioni di contatti, siamo quelli più visti dopo la RAI su You Tube: ce li hanno tolti di notte, via tutti! Allora che cosa facciamoi? Mettiamo un link? La Rete è questo, la Rete non sono io, siete voi: in cinque ore 17.000 mail sono arrivate al Letterman Show, che Letterman chissà che cazzo avrà pensato, che non mi conosce, “ma chi cazzo è questo Grillo?”. Bene, You Tube ha rimesso tutti i filmati! Se non eravamo forti eravamo morti!


I punti del programma, tutte cose che abbiamo discusso, che ho portato a Prodi: vi ricordate? Lui si è addormentato quando gliele dicevo, ha fatto: “ no, no”, tutte cose passibili di cambiamenti, perché svilupperemo i punti con i vostri contributi, so che avete mille idee, ne avete più voi di me, io vi dico che da qualcosa bisogna partire: partiamo da qualcosa, poi la discutiamo.



SALUTE

Accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito ; separare le carriere dei medici pubblici e privati; non consentire a un medico che lavora in strutture pubbliche di operare nel privato ; 8 per mille alla ricerca medico-scientifica ; Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare ; introduzione del reato di strage per malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori pubblici responsabili.



ENERGIA

Energia, incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica, estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere energia elettrica, eliminare l’incentivazione prevista dai Cip6 alla combustione di rifiuti in base al loro inserimento, finanziare i petrolieri con i CIP6 della nostra bolletta, via! Incentivazione alla produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, incentivazione di produzione di biogas, della fermentazione anaerobica dei rifiuti organici, incentivazione di energie rinnovabili: dall’eolico al solare, alle pompe di calore. Porca puttana, in Svizzera hanno 900.000 pompe di calore, che non sono quello che pensi, perché ormai siamo ammorbati di qualsiasi cosa: sono sonde che vanno giù e tirano su il calore e lo sfruttano per scaldarti la casa! 900.000! Vogliamo il divieto di costruzioni di centrali nucleari in Italia e di finanziamento di centrali all’estero, anche finanziare quelle estere, basta!! Basta che l’Enel con i nostri soldi, con un nostro referendum negativo vada a comprarsi due cazzo di centrali in Slovacchia degli anni 70 con i nostri soldi!! Non ci deve più andare un pregiudicato a gestire una società al 30% pubblica, Scaroni è stato condannato, non ci si possono permettere più queste robe, basta, è finita per quella gente lì! E’ finita!!



TRASPORTI

Trasporti, disincentivo dell’uso dei mezzi privati e, quando dico disincentivo e incentivo, sono i bonus e i malus: abbiamo da riformare tutto il sistema fiscale, dobbiamo caricare di tasse chi se lo merita e scaricare di tasse chi non se lo merita, togliere le tasse dal lavoro e metterle su chi fa dei danni all’ambiente,

sviluppo di piste ciclabili protette, vere piste ciclabili, non quelle merde che avete qua a Milano, con delle biciclette che ho provato a toglierne una e non ci sono riuscito! Poi blocco immediato del ponte sullo Stretto di Messina, blocco della Tav di Val di Susa, non ne parliamo neanche! Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane: basta con questo giochino, basta! Sviluppo di tratte ferroviarie legate al pendolarismo, questo sì, potenziare quello, copertura dell’intero sistema della banda larga, porca di una puttana Eva! La Gran Bretagna è coperta tutta nel suo territorio con la banda larga, noi abbiamo 3.000 comuni che non hanno l’Adsl!,Piano di mobilità per i disabili, incentivazione del telelavoro.



ECONOMIA

Economia: introduzione della class action, quella vera! La class action quella vera vuole dire che i cittadini, se sono presi per il culo da una multinazionale, possono fare una causa comune, prendere gli avvocati comuni come negli Stati Uniti! Fanno cause da centinaia di milioni di euro e oggi le multinazionali hanno paura delle class actions, cazzo se hanno paura! Qui hanno fatto finta di farla! Abolizione della Legge Biagi. rappresentanza dei piccoli azionisti nei Consigli di Amministrazione delle società quotate in borsa: il piccolo azionista, che è il vero proprietario delle società, non conta un emerito c...o perché non ha un rappresentante nel Consiglio di amministrazione, si riuniscono senza di lui, che è il vero proprietario! Quindi via le stock option dei manager, introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite. Mi rifili dei pacchi, mi rifili della merda e mi risarcisci, già nel contratto ci deve essere! Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità e trasporti agli altri Paesi europei, da qui la nostra connettività costa il doppio che in Francia e il triplo che in Germania! Spedire un pacco con le nostre Poste costa il doppio che con le Poste francesi, se tu spedisci un pacco perché hai comprato qualcosa su Internet ti costa più il trasporto che il pacco!

Riduzione del debito pubblico: c...o, questo debito pubblico! Hai capito come fanno l’economia? Stampano carta, stampano carta, mettono il debito, vuoi fare una cosa? Falla, non c’è un c...o, il debito aumenta di 18 miliardi di euro al mese! Tremorti dice “i Tremorti bond non me li hanno presi le banche”: C...o, li volevi prestare all’8%, loro si trovano i soldi allo 0, 5%, perché devono prendere i tuoi bond all’8%?! Non sono mica stronze le banche! Saranno disoneste, ma non sono stronze!
Allineamento delle tariffe di energia l’ho detto, vietare la nomina di persone condannate, amministratori, azionisti, e favorire le produzioni locali, sostenere le società no profit, 45 miliardi di Euro è il mercato del no profit in Italia, 45 miliardi di euro! Vuole dire che siamo tanti, siamo tanti,siamo tantissimi! Voglio farvi vedere il discorso di uno impronunciabile, che non sono mai riuscito a capire come si chiama, che ha fatto un discorso meraviglioso e, mentre parlava di questi movimenti che nascono nel mondo, siamo milioni, nessuno sa quante siano le associazioni, i movimenti che cominciano a parlare di economia sociale, che cominciano a capire che l’economia non può essere disgiunta dall’ambiente e dall’ecologia. Sono migliaia, centinaia di migliaia di associazioni, siamo milioni, siamo il più grande gruppo della storia dell’umanità che si sta muovendo senza leader, non ci sono leader. I nostri movimenti sono straordinari! Guardate quanti sono, lui parla e, mentre parla, vengono fuori tutti i nomi di queste associazioni e lui dice: “ guardate, posso parlare due giorni, tre giorni, quattro giorni, che questa schermata andrà avanti", per dire che siamo tanti, siamo gente che pensa le stesse cose sull’ambiente, sulla natura, sui trasporti, sui diritti umani, sui diritti civili, sulla politica! Siamo milioni! ...(intervento fuori microfono) lo so, lo so, te sei Pascucci, mi hai ossessionato con il signoraggio per quattro anni! Di notte sentivo “ bip”, andavo a vedere e era Pascucci, mi diceva: “ bastardo, non parli mai di questo”, io ho fatto uno spettacolo sul signoraggio: è vero c’è un vuoto giuridico sulla proprietà dei soldi, i soldi dovrebbero essere di chi li accetta, siamo noi che diamo valore ai soldi, però è un incantesimo, è talmente un incantesimo.. e hanno ragione, c’è un vuoto giuridico, ma se ti butti dentro quella battaglia lì non la vincerai mai, entri in un buco nero di un sistema che è mondiale. Vogliamo partire non dal sistema mondiale, vogliamo partire dal sistema di adesso, dal basso, noi con gli ?Shake? Quelli che fanno gli shake per esempio a Napoli, che si scambiano sconti tra negozianti sono qualche migliaio di persone, che usano meno i soldi partendo dal basso, sono queste le battaglie che possiamo permetterci di fare.



INFORMAZIONE

L’informazione: cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano, questo è fondamentale! Io me ne frego della carta d’identità: voglio, quando nasco, un accesso gratuito alla rete, l’accesso gratuito alla conoscenza deve essere libero e gratuito, sennò non c’è né libertà né democrazia! Eliminazione dei contributi ai giornali, nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato. L’azionariato deve essere diffuso, con proprietà massima del 10%. Abolizione della legge del governo D’Alema, che richiede un contributo dell’1% sui ricavi degli assegnatari delle frequenze televisive, Berlusconi paga l’1% su una proprietà che è la nostra, fatturando centinaia di miliardi di euro e pagando l’1% di ritorno per affittare la concessione che gli diamo! Basta! Una legge che gli ha dato la sinistra, che ha fatto finta per 20 anni di fare opposizione e invece si spartiva tutto!
La RAI: non ce l’ho con la RAI, ma la RAI è una parola buona che ci evoca la RAI delle persone corrette, delle persone gentili, delle persone educate, della televisione in bianco e nero, che dicevano: “buonasera, buongiorno” e ti davano del lei, era in bianco e nero per dire: “guardate che noi siamo in bianco e nero, il mondo è a colori, noi siamo un’altra cosa”, era un messaggio importante, io sono rimasto a quella RAI lì. Oggi non è più la RAI, oggi è una roba squallida, allora abbiamo aperto una campagna per abolire il canone, perché non voglio abolire la RAI: voglio abolire questa RAI, non la RAI! La RAI dovrà essere un canale televisivo pubblico senza pubblicità, senza partiti dentro e soprattutto pagato dagli utenti, come la BBC, gli altri. Bene, abbiamo fatto una campagna su come non pagare il canone, c’è un sistema legale, si inventeranno qualcosa, si inventeranno una legge perché questi mafiosi si inventano le leggi per i loro interessi mafiosi e quindi faranno una legge e ce lo metteranno, questo cazzo di canone, dentro la luce, oppure vai a fare la spesa e prendi le mele, “c’è il canone, scusi”, “ ma come, cazzo, sulle mele?”, si inventeranno qualcosa, ma noi siamo sempre prima di loro! Io non dormo più da quattro anni.. si vede, eh? Il discorso è che siamo già a 220.000 persone che non daranno 105 Euro, totale circa 24 milioni di euro che non arriveranno, il prossimo anno, al canale in mano ai partiti politici e alla Confindustria
Abolizione della Legge Gasparri, divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche di enti pubblici o parapubblici a società editoriali: non è possibile che l’RCS Corriere della Sera, il più grosso gruppo che abbiamo, se vai a vedere di chi è la proprietà è di dieci banche e quindici assicurazioni! E poi come cazzo fa un giornalista a fare un articolo su Il Corriere della Sera contro quella banca, se quella banca lì è il suo editore?! E poi vanno a parlare di libertà di informazione nelle piazze?!
Questa è una cosa che mi sono fatto ad hoc per me, ad personam: mi ricorda qualcuno, però l’ho fatta. Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto, in caso di non luogo a procedere, importo depositato presso il Tribunale in anticipo: perché mi debbono chiedere due milioni di euro a me, che sono di Genova? Se mi chiedi due milioni ne metti uno a garanzia che se perdi il milione va dato in beneficenza, sennò le cause le fai quando ci devono essere le cause, non a scopo intimidatorio!
Italiani! Abolizione della legge Pisanu, che proibisce di fatto il Wi - Fi: in qualsiasi parte del mondo vai, ti colleghi, lavori nei prati e nei giardini, qui dovresti dare la carta d’identità e garantire per iscritto che non sei un terrorista! Ma vaffanculo!



ISTRUZIONE

Istruzione: abolizione- della Legge Gelmini, ci sono anche.. no, non è una boutade, ci sono anche delle cose giuste, ma prima di toccare la scuola bisogna fare un passo indietro... Diffusione obbligatoria di Internet- e poi non sono dogmi, questi: se non siamo d’accordo possiamo salvare quello che dite, per l’amor del cielo, è la partenza - nelle scuole con l’accesso per gli studenti, diffusione obbligatoria nelle scuole dell’accesso a Internet. Graduale abolizione dei libri di scuola stampati e quindi la loro gratuità con l’accessibilità via Internet: nello spettacolo Delirio facevo vedere Kindle, oggi Kindle da un anno all’altro è un libretto che lo leggi, ci scarichi 2.000 libri, tutti i testi del mondo, non è uno schermo e non è retroilluminato, quindi hai bisogno di una luce e lo leggi come un libro, ci stanno 2.000 libri in una cosina così, con due cellette fotovoltaiche te lo carichi e hai la conoscenza dove, come e quando vuoi, questa è la vera libertà, porca di una puttana! E devo vedere mio figlio Ciro, nove anni, che gira come uno sherpa con un carico di 20 libri di merda che sono sempre quei cazzo di libi che c’ha dall’anno prima, che hanno cambiato il titolo?!
Insegnamento obbligatorio della lingua inglese all’asilo. Sto cercando come un pazzo di studiare l’inglese a 61 anni e non ce la faccio più! Non ce la faccio, mi dicono: “come si dice dente?tooth”, il dente si dice tooth, “e se ti fa male il dente dove vai?”, dal “ dentist”, dal dentist! Non ce la faccio! Eppure mi ricordo le piccole poesie che mi insegnavano all’asilo, in francese: “ ma mére que j’aime beaucoup, ...”, non so cosa cazzo voglia dire, ma me la ricordo dall’asilo! Abolizione del valore legale dei titoli di studio: qui non sarete d’accordo, però secondo me poi ne potremo discutere. Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica! Valutazione dei docenti universitari da parte degli studenti. Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri, obbligatorio in caso di richiesta di cittadinanza; investimenti nella ricerca universitaria, insegnamento a distanza via Internet, integrazione università /azienda."

12 ottobre 2009

E io pago...



Quando, qualche mese fa, in occasione della campagna elettorale per le elezioni provinciali, il nostro Sindaco emanò l’ordinanza sindacale n°173, molti tra noi esultarono. L’obiettivo era estremamente nobile: tenere la città pulita e non arrecare alcun possibile danno all’ambiente.

Il problema del rispetto di tale ordinanza si palesò nei giorni successivi alla sua emanazione, al punto che più volte il nostro gruppo richiamò l’attenzione degli amministratori sulla non applicazione della stessa.
Il provvedimento in questione, tra i vari comma, recita testualmente:

2.Altresì è fatto divieto di distribuire volantini, depliants, manifesti, opuscoli pubblicitari o altro materiale pubblicitario sotto le porte di accesso, sugli usci e negli androni delle abitaizoni private, sul parabrezza o lunotto delle autovetture e, comunque, su tutti gli altri tipi di veicoli.

5.La distribuzione di volantini...etc potrà avvenire esclusivamente nelle cassette postali o con consegna diretta a mano nelle abitaizoni private, all'interno dei locali pubblici ed attività commerciali.

Orbene, chiunque legga questo articolo si sarà reso conto di come l''ordinanza non sia stata affatto rispettata dalle aziende che distribuiscono i volantini e, al tempo stesso, di come la Polizia Municipale poco o nulla faccia per arginare questo fenomeno, per il quale, ricordiamolo, la suddetta ordinanza prevede severe sanzioni.

Il fondo, però, probabilmente lo abbiamo toccato in questi giorni. In diverse zone della nostra città, infatti, oltre ai soliti volantini sparsi sparsi qua e là sugli usci delle case, per terra e nelle cassette postali esterne, è magicamente apparso anche un quotidiano nazionale, Libero.

Questo è davvero intollerabile. Tale distribuzione oltre a creare un danno al decoro urbano ed all’ambiente, in realtà arreca un notevole danno al portafogli dei cittadini andriesi e non solo.
Vi starete chiedendo perché.
Cosa differenzia un volantino classico dal quotidiano Libero?
La differenza sta nel fatto che questo giornale in pochi anni è passato da una tiratura (cioè la quantità di copie stampate) di 70.000 copie a 220.000, con un particolare successo nelle regioni del Nord.
Nel Luglio 2006 le statistiche affermavano che Libero era il quotidiano che aveva avuto l'incremento maggiore di vendite in un anno: ben il 37%.
Il dato che manca alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani, però, è che i quotidiani nazionali usufruiscono dei contributi all’editoria, soldi pubblici (NOSTRI) che vengono loro dati, per mantenere una informazione plurale all’interno del nostro Paese.
Nello specifico, Libero dal 2001 è di proprietà del gruppo Angelucci, attivo nel settore della sanità e dell’immobiliare.

Con l'aiuto della banca romana Capitalia, gli Angelucci hanno investito 30 milioni di Euro nel quotidiano, trasformandolo da giornale regionale a giornale nazionale.
Dal 2003 il quotidiano Libero ha ricevuto dallo Stato 5.371.000 euro all’anno come finanziamento agli organi di partito.

Libero era registrato all'epoca come organo del Movimento Monarchico Italiano, poi trasformato in cooperativa per ottenere i contributi per l’editoria elargiti alle testate edite da cooperative di giornalisti, a fine dicembre 2006 diventava una Srl. In seguito è stata creata una fondazione ONLUS (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale) per controllare la S.r.l. e, di conseguenza, il giornale continua a percepire i contributi in quanto edito da fondazione.
Questi contributi, qualche mese fa, sono stati rifinanziati dall’attuale Governo nella misura di 140 milioni di Euro in 2 anni per tutti i quotidiani.

Senza entrare nel merito dell’informazione plurale e dell’informazione stessa, desideriamo far sapere che questi contributi vengono concessi in base alla tiratura e non alle vendite. Questo comporta che i quotidiani siano portati a stampare migliaia di copie che non venderanno mai, ma che noi con le nostre tasse comunque pagheremo loro. Ecco, adesso credo abbiate capito che quel numero di Libero nel vostro porta volantini o sull’uscio della vostra porta in realtà non era una copia omaggio, l’avevate già pagato. Questo vi dovrebbe far capire quanto sia un imbroglio il pagare il giornale all’edicola, in realtà pagato per la seconda volta.

Ma oltre al danno la beffa.
L’andriese è costretto,infatti, a spendere altri soldini per questo quotidiano, come anche per i volantini: i giornali gettati per terra richiedono un servizio di pulizia extra da parte del gestore della pulizia urbana. Per capire di cosa stiamo parlando, Andria spende circa 2 milioni di Euro all’anno per ripulire le sole strade e marciapiedi a causa della estrema inciviltà di alcuni nostri concittadini che gettano di tutto per terra. A questi costi aggiungeteci poi i costi di smaltimento in discarica di questi giornali, che difficilmente vengono riciclati, ed il gioco è fatto.

L’andriese ha pagato il giornale con i contributi all’editoria, con i costi delle pulizie e con i costi in discarica. Cosa vogliamo di più dalla vita?

Noi della Lista Civica Beppe Grillo presenteremo un dossier fotografico alla Polizia Municipale che attesta quanto affermato, cercando di stimolare le istituzioni a compiere il proprio dovere.
Noi vogliamo un Sindaco ed un assessore alla Polizia Municipale, Volpe, che facciano da subito rispettare l'ordinanza sindacale n°173.

Siamo stanchi di pagare e, soprattutto, guardiamo con grande paura ciò che accadrà alle prossime elezioni comunali avendo ancora fresco il ricordo delle provinciali. In fondo, assessore, non le stiamo chiedendo tanto, vogliamo solo il rispetto della legge. Se questo è chiedere troppo…

11 ottobre 2009

I 13 punti per cambiare Andria



Vi presentiamo la nostra idea di città. Un' Andria moderna, che guarda al futuro e che mira dunque al progresso.


LAVORO: contributo sociale per lavoratori a tempo indeterminato, residenti da almeno 2 anni ad Andria, che in caso di perdita del lavoro saranno supportati , dando in cambio una prestazione di lavoro sociale.

SICUREZZA: realizzazione di un turno notturno di Polizia Municipale con utilizzo della videosorveglianza già presente sul territorio; incremento delle attuali stazioni mobili, in sostituzione delle meno efficienti postazioni fisse; assunzione di ausiliari del traffico con l’adozione dei parcometri ; possibilità di utilizzo della vigilanza privata per zone particolarmente a rischio vandalismo.

RIFIUTI ZERO: raccolta differenziata porta a porta obbligatoria con tariffa puntuale (eliminazione della TARSU e dei CASSONETTI STRADALI) ; raccolta differenziata obbligatoria in tutti gli edifici pubblici; potenziamento della funzione delle isole ecologiche per tutte le categorie di rifiuti non comprese nella raccolta porta a porta.

MOBILITA’: chiusura del centro cittadino (anello interno relativo alla zona di Viale Istria, Viale Trentino, Via S. Sebastiano, Via Manthonè, Pendio S. Lorenzo, Via Attimonelli, Via Ferrucci, Viale Venezia Giulia) dalle ore 8 alle ore 13 e dalle 17 alle 22 il sabato e la domenica (con previsioni di ampliamento dei giorni sino all’ intera settimana) con potenziamento del parcheggio di scambio (park & ride).

RANDAGISMO: obbligo di dotare i cuccioli in vendita nel territorio comunale di microchip, supportato da un controllo costante da parte delle forze di Polizia Municipale; assistenza comunale tramite incentivi, per i quartieri che decidono di adottare i randagi.

EDILIZIA: blocco del consumo del suolo cittadino prevedendo la possibilità di edificare solo in aree che siano state già dichiarate tali, stabilendo invece un blocco delle trasformazione di suoli agricoli in edificabili.

ILLUMINAZIONE PUBBLICA: messa in opera di un impianto di nuova generazione con led ad alimentazione a pannelli fotovoltaici, tramite l’utilizzo di Esco (aziende che, incassando la quota risparmiata sulla bolletta dall’impianto installato a ridotto consumo energetico per un numero di anni stabiliti da contratto, realizzano l’impianto a costo zero per i cittadini cedendolo a fine contratto).

AMBIENTE: individuazione e realizzazione di aree verdi con l’utilizzo di piante mediterranee per una città che sia davvero dotata di spazi eco-compatibili.

PISTE CICLABILI: progettazione e realizzazione di un piano di piste ciclabili su tutte le principali arterie cittadine in modo da raggiungere i punti nevralgici della città.

CENTRO STORICO: istituzione di Commissione Tecnica per la definizione di linee guida per il restauro delle facciate dei palazzi, recupero e valorizzazione dei mercati di Via De Anellis e Via F. Giugno: il primo come vetrina dei prodotti tipici locali e punto di degustazione, il secondo come sede di “farmer market” e vendita di prodotti biologici; incentivazione economica per ristrutturare cantine e sottani a fini turistici (“Andria sotterranea”): destinazione dell’ultimo piano di Palazzo Ducale per attività di ristorazione che contribuisca alle spese di mantenimento dell’intero palazzo.

POLITICHE SOCIALI: accollamento dell’1% del mutuo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie (entrambi al di sotto dei 36 anni) residenti da almeno 5 anni nella nostra città con reddito inferiore a 21.000 euro.

ENERGIA: creazione di un ufficio comunale che si occupi di tutte le pratiche energetiche relative al territorio di competenza.

INTERNET: Wi-Fi gratuito nella città (utilizzo della rete domestica e pubblica in modo da snellire le pratiche burocratiche comunali) ed utilizzo nelle strutture pubbliche di programmi Open Source, con risparmio per la cittadinanza.

9 ottobre 2009

Una strada, due volti, una parola: parliamone.

La Lista Civica Andria 5 Stelle, amici di Beppe Grillo, sarà presente Domenica 11 Ottobre in viale Crispi, ad Andria, dalle ore 11 alle 13.

Distribuiremo il primo materiale informativo relativo alla nostra campagna elettorale e, per l'occasione, speriamo vivamente di poter dialogare con la gente.

A domenica...

7 ottobre 2009

Gira voce che - Andria... stiamo arrivando!



Dichiarazione d'intenti di Giuseppe D'Ambrosio.

3 ottobre 2009

Ciak... si gira





Ed ecco a voi, cittadine e cittadini, il primo spot ufficiale della Lista Civica Andria a Cinque Stelle. Essi andranno in onda sulle reti locali tutti i giorni, in corrispondenza dei rispettivi telegiornali. Fateci sapere cosa ne pensate, che impressione vi ha fatto e quale messaggio vi ha trasmesso; ve ne saremo grati!

2 ottobre 2009

La cronaca e la lista


Vi informiamo che presso la nostra sede, in via Monte Grappa 36, è possibile consultare gratuitamente il nuovo giornale Il Fatto Quotidiano.

Oltre a Marco Travaglio, uno dei principali promotori dell'iniziativa, le firme più prestigiose che vi collaborano sono: Antonio Padellaro, Furio Colombo, Antonio Tabucchi, Massimo Fini, Luca Telese, Paolo Flores D'Arcais, Oliviero Beha, Peter Gomez ed altri che al momento mi sfuggono (segnalatemeli e provvederò ad aggiornare l'elenco).

Ricordiamo inoltre (onore al merito) che Il Fatto Quotidiano non percepisce contributi pubblici, fatto più unico che raro nel panorama dei quotidiani italiani.

Per maggiori informazioni vi rimando alla dichiarazione d'intenti ed al sito ufficiale, sul quale potete leggere interessanti approfondimenti.