1 aprile 2010

Damnatio memoriae, non un comune pesce d'Aprile

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

La locuzione in lingua latina damnatio memoriae indica un tipo di condanna, in uso nell'antica Roma, consistente nell'eliminazione di tutte le memorie ed i ricordi destinati ai posteri. Una pena esemplare, impartita agli hostes, ossia ai nemici di Roma e del Senato, particolarmente odiati [...]

Nell'Urbe, tale sanzione - generalmente prescritta dal Senato - faceva parte delle pene che potevano essere inflitte ad una maiestas e prevedeva la abolitio nominis: il praenomen (cognome) del condannato non si sarebbe tramandato in seno alla famiglia, e sarebbe stato cancellato da tutte le iscrizioni. Inoltre si distruggevano tutte le sue immagini e statue.

A volte la pena, in caso di voto positivo del Senato, era seguita dalla rescissio actorum, ossia dalla completa distruzione di tutte le opere realizzate dal condannato nell'esercizio della propria carica, poiché era ritenuto un pessimo cittadino. Se tale atto avveniva in vita, allora - dal punto di vista giuridico - esso rappresentava una vera e propria morte civile [...]

Sebbene l'accostamento tra la cancellazione del profilo Fb del nostro ormai ex-candidato Sindaco Giuseppe D'Ambrosio e la pena di cui sopra sia eccessivo o improbabile a causa della diversità del contenuto e della sostanza, esso dà, tuttavia, una indicazione su come certi sistemi siano connaturati all'uomo ed alla storia.

Il 28-29 Marzo, giorno delle elezioni comunali qui ad Andria, il profilo Facebook di Giuseppe D'Ambrosio è stato rimosso senza preavviso né giustificazione alcuna.

Ora, prendendo a prestito una celebre espressione attribuita a furor di popolo a Giulio Andreotti: "a pensar male si fa peccato...ma quasi sempre ci si azzecca", noi pensiamo proprio ad una operazione occulta fatta soprattutto per cancellare la memoria dell'impegno politico di vecchia data da parte di Giuseppe e, soprattutto, la memoria del suo rapporto diretto con l'elettorato.

Bene la cosa ci lascia addolorati ma non meravigliati, essendo già successo all'account YouTube di Beppe Grillo di essere cancellato notte tempo, all'ora dei ladri e dei malviventi e poi riaperto dopo che migliaia di sostenitori hanno letteralmente intasato la casella di posta del celebre sito.

Ovviamente noi, che tra i nostri sostenitori annoveriamo anche informatici non certo alle prime armi, conserviamo una copia del materiale che mettiamo sui vari server, così da impedire che la damnatio memoriae possa fermarci....a buon intenditor poche parole.

A tutti coloro che vorranno sostenerci in questa battaglia per la libertà, chiediamo di inviare una mail alla redazione di Fb, il cui contenuto potrete ottenerlo scrivendo prima a noi (contatto@andria5stelle.tk) una mail in cui manifestate tale volontà.Ci contiamo!

N.D.

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