26 giugno 2010

Guerra del Copyright: vince YouTube...la democrazia ringrazia

I giudici di New York: la piattaforma di condivisione dei video non è responsabile delle eventuali violazioni del diritto d'autore

L’annosa questione della sconfinata mole di video protetti dal copyright che finiscono su YouTube, ieri è arriva ad un punto di svolta.
Il portale video di proprietà Google ha vinto una maxi causa intentata da Viacom, il colosso dell’entartainment proprietario di MTV, degli studi Paramount e della DreamWorks (l’azienda specializzata in film di animazione che ha realizzato anche Shrek).
Viacom aveva chiesto a YouTube un miliardo di dollari: l’accusa era quella di aver violato il copyright dei video finiti online e di averli pubblicati consapevolmente pur conoscendone la provenienza “pirata”.
Il tribunale di New York ha accertato invece che alcuni dei video contestati erano stati passato sottobanco a YouTube dagli stessi dipendenti ViaCom. Inoltre, la corte si è appellata al Digital Millenium Copyright Act per assolvere BigG (Google).

La legge, voluta nel 1996 da Bill Clinton (e imitata dall’Unione Europea con un’apposita direttiva) rende illegali tecnologie, strumenti o servizi che possono essere usati per aggirare il copyright; ma al contempo stabilisce che le società non hanno responsabilità se, una volta avvertite di violazioni dai titolari dei diritti, provvedono immediatamente a rimuovere contenuti oggetto di contenzioso.

Su questo fronte YouTube si è attrezzata da tempo fornendo a tv e società di produzione strumenti per gestire il destino di video protetti (le aziende possono decidere anche di lasciarli online e di “monetizzarli” con la pubblicità).

“Questa sentenza costituisce una vittoria importante non solo per noi – ha dichiarato il vicepresidente Goolge Kent Walker – ma anche per i miliardi di persone nel mondo che usano il web per comunicare e condividere esperienze”

Viacom, invece, non ci sta ed ha già annunciato che presenterà ricorso.