14 giugno 2011

Referendum 12-13 giugno: commento.

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. 
 (Mahatma Gandhi)


Quorum RAGGIUNTO (57% in Italia, circa 55% con italiani all'estero).
-Quesito 1 (Privatizzazione acqua). Si 95.3, No 4.7
-Quesito 2 (Profitto sull'acqua). Si 95.8, No 4.2
-Quesito 3 (Energia Nucleare). Si 94.1, No 5.9
-Quesito 4 (LegittimoImpedimento). Si 94.6, No 5.4

La vittoria di Davide contro Golia. Della società civile contro i poteri forti spallegiati da gran parte dei partiti, almeno inizialmente per la maggior parte ostili od indifferenti (ad eccezione dell'IdV, promotrice di 2 dei 4 referendum). Esito che ha visto per la prima volta essere determinante l'apporto di internet, con particolare riferimento a blog e social network.

E per chiudere il commento di Giuseppe D'Ambrosio, leader di Andria 5 Stelle:
Oggi abbiamo vinto!
Abbiamo vinto noi cittadini.
Abbiamo vinto senza la televisione, che continuamente boicottava la campagna referendaria. Abbiamo vinto senza i giornali che hanno trattato l'argomento come del gossip estivo.
Abbiamo vinto contro i comuni, che hanno ritardato in ogni procedura possibile pur di rendere difficile l'informazione del citttadino.
Abbiamo vinto contro tutti i partiti.
Abbiamo vinto contro il PDL dell'impunità, dell'acqua ai privati e del nucleare sicuro.
Abbiamo vinto contro il PD dell'impunità, dell'acqua ai privati e che ci portava le scorie nucleari americane in Italia e voleva il nucleare di 4° generazione.
Abbiamo vinto contro tutti gli altri partiti che in misura maggiore o minore hanno boicottato, appoggiato e assecondato per poi cavalcare l'onda dei comitati referendari solo per interessi elettorali.
Abbiamo vinto contro i partiti che ormai non sono più quelli previsti dalla Costituzione, devono tornare a fare quello che la nostra carta costituzionale dice e non a monopolizzare la vita di tutti noi, divenendo il mezzo di corruzione della società e non di miglioramento della stessa.
Abbiamo vinto contro tutti quelli che dicono che i partiti non sono morti, ma quando dico che i partiti sono finiti, intendo dire “questi partiti”, accozzaglie di affaristi, malavitosi, incompetenti, lecchini, puttane, bastardi e coglioni.
Abbiamo vinto contro coloro che non pensano che gli eletti (come dice la parola stessa) devono essere il meglio che la società può offrire, non il peggio, grazie a logiche infami che loro stessi ormai hanno creato. 
Ma in questo referendum per la prima volta ha vinto la rete, ha vinto internet, unico vero mezzo di informazione di questa campagna referendaria, unica possibilità rimasta al cittadino di potersi esprimere liberamente. I partiti non sono capaci di utilizzare tale mezzo, nè hanno la credibilità e la reputazione per farlo. Se scrivono qualcosa sui profili di social network o sui vari siti vengono subito inondati di commenti con insulti e simili.
NON RAPPRESENTANO PIU' NESSUNO ORMAI, ogni cittadino rappresenti se stesso e faccia in modo che OGNUNO VALGA UNO!
Giuseppe D'Ambrosio