25 gennaio 2012

Gli amministratori devono guadagnare di più


Spese e povertà, aree verdi e compensi degli amministratori: il movimento Andria Cinque Stelle attacca nuovamente l’amministrazione comunale e lo fa su più fronti.

Il primo è proprio quello legato al problema di arrivare alla fine del mese. “Rifacendoci ai dati Istat, abbiamo circa un 15% della popolazione andriese sotto la soglia di povertà, quindi ormai migliaia di andriesi che hanno bisogno delle cose più elementari, a partire dal cibo” sottolinea il movimento in una nota ricordando come da tempo più volte ha invitato l’amministrazione comunale ad “eliminare alcune spese, di questi tempi assolutamente superflue, per dedicare quei soldi a fornire il possibile, a partire dai pasti, a questi nostri sfortunati concittadini. Ma da parte dei nostri amministratori continua ad esserci un atteggiamento pilatesco che consiste semplicemente nel dare un contributo di 25mila euro per tutto l’anno ai soliti soggetti locali, che fortunatamente continuano a dare la loro opera di volontariato”.
L’esempio riportato da Andria Cinque Stelle è lampante: “Per dare un’idea del valore di questo contributo ci basta, ad esempio, rifarci a quanto speso dall’assessore allo Sviluppo economico Benedetto Miscioscia, colui che quando stava all’opposizione tuonava giornalmente su tutto e su tutti. L’assessore nel solo giorno del 4 dicembre 2011 e per una sola associazione in occasione di Girolio d’Italia e Qoco in piazza, ha speso ben 25500 euro. Ciò vuol dire che per la povertà ad Andria per tutto l’anno è sufficiente, secondo la nostra amministrazione comunale, l’equivalente di un giorno di spesa per feste e festini”.

Altra nota dolente secondo il movimento sono le aree verdi di Sant’Angelo dei Ricchi. “Dopo i nostri, ma non solo, ripetuti attacchi si è iniziato ad aprire i cancelli a singhiozzo. Un giorno si e alcuni no, per cui i bambini del quartiere devono affidarsi alla sorte. Ma che gestione è questa? A tal proposito c’è da sapere che la gestione di tutte le aree verdi cittadine da parte delle varie associazioni andriesi, costa complessivamente ogni mese quanto lo stipendio mensile del solo nostro sindaco. Lasciamo all’intuito del lettore indovinare quale delle due spese la nostra amministrazione comunale vorrebbe eliminare”.

Infine i lavori per i pluviali nel centro: “Partiti dopo un anno e dopo aver spento le attività commerciali della zona, essi distano solo 50 metri dall’incrocio con corso Cavour, con un recinto in legno presente appunto sul corso che dovrebbe delimitare una zona pericolosa. Questo fulgido esempio di opera pubblica dell’era Giorgino, che conferma i nostri timori, più volte espressi, circa la pericolosità di alcuni tratti di Corso Cavour, non poteva essere eliminato con una piccola diramazione dell’intervento in corso? Oppure dovremo tenerci codesto mausoleo per molti altri mesi?” è il dubbio lanciato dal movimento.

Non mancano ovviamente riferimenti ali costi della politica. “Il meglio di sé – osserva Andria Cinque Stelle – la nostra premiata amministrazione lo darà di qui a breve sui compensi a loro stessi. Non pensate minimamente che il sindaco stia rinunciando al suo compenso o gli assessori stiano riducendo al proprio, anzi, girano note interne al palazzo del potere in cui si legge che si devono parametrare i compensi dei consiglieri comunali a quelli di sindaco ed assessori. In poche parole, questa maggioranza sta decidendo di aumentarsi l’importo dei gettoni di presenza. Ovvio, amministratori come questi, tra i migliori a livello nazionale, meritano di guadagnare di più”.

“Andria Cinque Stelle – conclude il movimento – avrebbe però un piccolo desiderio. Poter avere un dialogo pubblico con coloro che hanno votato questa amministrazione come quella tra le migliori in Italia, solo per capire”.