Non avevamo dubbi: il sito di Andria è bocciato perché non rispetta ben 34 parametri su 42, solo 5 hanno esito positivo e 3 sono da migliorare. Troppo poco per un sito che porta alta la bandiera della trasparenza perché trasmette lo streaming delle riunioni della giunta o dei consigli comunali.
Tutti i parametri in rosso sono mancanze che infrangono la legge in materia di trasparenza e semplificazione, previste dall'art. 4 della Direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione 26 novembre 2009, n. 8. Non a caso nell'introduzione che mostra i risultati della misurazione si può leggere:
Si invitano le amministrazioni a predisporre non solo le sezioni in conformità a quanto richiesto dalle linee guida per i siti web ma anche ad inserire, nelle rispettive sezioni, i contenuti obbligatori per legge.Quindi, chi l'avrebbe detto, il comune ha e continua ad avere un sito incompleto! Si perché le linee guida aggiornate del Ministero sono datate 2011.
Ma poniamoci il beneficio del dubbio. Il sistema usato è in beta (prova), riproveremo il test fra qualche tempo, anche se è difficile credere che così tanti parametri siano sbagliati. Le scommesse sono comunque aperte: qualche sezione sarà stata sistemata?
C'è da dire che la puzza di qualcosa che non andava c'era da tempo. Da sempre ci siamo chiesti come mai il sito avesse un'area riservata o come mai non tutti i documenti pubblici fossero disponibili in rete. Andria cambia (il sito), speriamo.