L'articolo 11 (premialità) del contratto di appalto stipulato dai comuni di Andria e Canosa di Puglia con la ditta Sangalli prevede quanto segue.
"Qualora, in sede di verifica delle percentuali di raccolta differenziata effettivamente raggiunte, così come riconosciuto degli organi regionali preposti, si riscontrasse il raggiungimento di un incremento rispetto al 65% indicato come obiettivo minimo, sarà riconosciuto al Raggruppamento Temporaneo di Imprese una premialità costituita da un incremento del canone pari allo 0,3% (zero virgola tre percento) del canone annuo per ogni punto percentuale oltre il 65% di raccolta differenziata posto come obiettivo minimo. L'indice di raccolta differenziata e l'incremento del canone si intendono riferiti al singolo comune"
Considerati gli ultimi casi giudiziari, su cui vogliamo essere garantisti, attendendo con pazienza gli esiti delle analisi della magistratura, e visti soprattutto gli aumenti che tutti noi cittadini andriesi abbiamo ricevuto sul Tares, vorremmo cortesemente sapere se la suddetta premialità (Andria 67,2%) è stata corrisposta alla ditta Sangalli e nel caso fosse stata concessa, visto e considerato che si tratta di soldi pubblici, vorremmo sapere a quanto ammonta tale premio.
In qualità di assessore comunale con delega di indirizzo e controllo ai settori:
- Politiche Ambientali
- Tutela Ambientale
- Igiene
- Rapporti con Autorità di Bacino e ATO
#Benedettofaccisapere