Ormai è chiaro: il Comune di Andria non ha freni neanche in autostrada e va matto per gli eccessi. Si torna a parlare delle esuberanze di palazzo passate dai provoloni di Striscia per l'eccesso di pudore con il manifesto della pornostar all'eccesso di velocità con tanto di multa salata da pagare.
Spiega tutto la determina 412 del 21 febbraio. Lo scorso 19 maggio l'autovelox sull'A14 nei pressi di Bitonto ha beccato l'auto blu del sindaco di Andria che sfrecciava oltre il limite dei 130 chilometri all'ora in direzione Bari.
L'autista della vettura di rappresentanza si è trasformato in pilota da gara sportiva «a causa dell'urgenza imposta dal rientro, a tarda sera, a Bari, di uno dei partecipanti alla cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria protrattasi oltre ogni previsione». L'evento risale al pomeriggio del 19 maggio quando il Palazzo di Città concesse l'onorificenza a Riccardo Chieppa, presidente della Corte costituzionale.
L'11 agosto poi il Comune si è visto recapitare il conto dalla Stradale di Bari per aver trasportato d'urgenza un tizio che, a proposito, chi sarà mai? Non si può sapere, almeno consultando la delibera che prosegue precisando che «dal giorno della notifica non è stato possibile effettuare il pagamento nel termine previsto di 60 giorni».
Ferragosto a parte, chissà quanti altri impegni hanno tenuto occupato il Servizio Avvocatura del Comune che per 2 mesi non ha avuto nemmeno il tempo di fare un salto dalla municipale a pagare la multa «perché impegnato da altre incombenti esigenze d'ufficio ». Misteri di Palazzo che però confessa di dover «procedere nel più breve tempo possibile al pagamento di 319,50 euro pari al doppio della sanzione» per aver sforato la data limite per il pagamento. Complimenti.
Le domande nascono da sole: chi è il vip trasportato d'urgenza? Chi ha dato all'autista l'ordine di sfrecciare in fretta e furia oltre il limite consentito? E infine, dalla patente di chi verranno scalati i punti previsti per l'eccesso di velocità?
Si è capito che se il Palazzo sgarra è il cittadino che paga a sua insaputa. Ma è troppo chiedere che almeno vengano spiegati i motivi? Noi pensiamo di no. Nell'eccesso quotidiano di sprechi di fondi pubblici a cui questa amministrazione, come le precedenti, ci ha abituati, vedere il sindaco che prende la multa e paga di tasca sua sarebbe il minimo sindacale. Magari riuscirebbe a tener fede, almeno in parte, a una delle miriadi di promesse fatte in campagna elettorale: destinare una parte dello stipendio ai servizi sociali. Perché non cominciare pagando questa multa? Sperando che almeno stavolta si faccia in tempo dato che c'è il rischio che la somma raddoppi ancora a causa di un nuovo ritardo.
Ferragosto a parte, chissà quanti altri impegni hanno tenuto occupato il Servizio Avvocatura del Comune che per 2 mesi non ha avuto nemmeno il tempo di fare un salto dalla municipale a pagare la multa «perché impegnato da altre incombenti esigenze d'ufficio ». Misteri di Palazzo che però confessa di dover «procedere nel più breve tempo possibile al pagamento di 319,50 euro pari al doppio della sanzione» per aver sforato la data limite per il pagamento. Complimenti.
Le domande nascono da sole: chi è il vip trasportato d'urgenza? Chi ha dato all'autista l'ordine di sfrecciare in fretta e furia oltre il limite consentito? E infine, dalla patente di chi verranno scalati i punti previsti per l'eccesso di velocità?
Si è capito che se il Palazzo sgarra è il cittadino che paga a sua insaputa. Ma è troppo chiedere che almeno vengano spiegati i motivi? Noi pensiamo di no. Nell'eccesso quotidiano di sprechi di fondi pubblici a cui questa amministrazione, come le precedenti, ci ha abituati, vedere il sindaco che prende la multa e paga di tasca sua sarebbe il minimo sindacale. Magari riuscirebbe a tener fede, almeno in parte, a una delle miriadi di promesse fatte in campagna elettorale: destinare una parte dello stipendio ai servizi sociali. Perché non cominciare pagando questa multa? Sperando che almeno stavolta si faccia in tempo dato che c'è il rischio che la somma raddoppi ancora a causa di un nuovo ritardo.
C'è però un'altra tesi. Vuoi vedere che si è trattato di un test su strada per fuggire alla velocità della luce dalle proteste in arrivo per il prossimo aumento della Tarsu? In ogni caso, sia lodato l'autovelox che ci ha fatto conoscere questa ennesima e divertentissima avventura dell'amministrazione Giorgino. A metà tra l'abuso di potere e il chi se ne frega delle regole dei comuni mortali.