30 luglio 2012

Bat, condivisibili le critiche dei consiglieri dissidenti Pdl


Questa volta, nostro malgrado e per onestà intellettuale, dobbiamo riconoscere che la “guerra” dichiarata dai quattro consiglieri provinciali dissidenti del Pdl contro la stessa maggioranza alla Bat è condivisibile. I punti sollevati da costoro, tutti di grande rilevanza anche per la città di Andria, sono i seguenti:

  • Come spendere gli oltre 4 milioni di euro di manutenzioni e in quali scuole e strade? Noi abbiamo più volte criticato, in questi anni, il torpore con cui si è mossa la Provincia sia nel sistemare realmente le strade provinciali (Andria-Trani ed Andria-Canosa docet) sia nell’operare interventi, annunciati e mai realizzati, a favore delle nostre scuole superiori.
  • È ancora utile avere tre sedi della Provincia piuttosto che l’unica sede persino di proprietà? Questo sacrosanto quesito rappresenta il top degli esempi di spesa inutile fatta dalla “politica” per cui l’Italia si trova in queste condizioni. Pur avendo la possibilità di non pagare alcuna locazione all’Agrario di Andria, si preferisce buttare milioni di euro, pur di mantenere gli equilibri politici, a Barletta e Trani. Il bis si prepara per la direzione della Asl, che a fronte di 40mila euro di fitto l’anno sarà portata a Barletta con una spesa di 50 volte tanto. Magari anche lì vedremo, come è successo per la provincia, qualche politico andriese sorridente ed in prima fila il giorno della inaugurazione a Barletta.
  • Quali sono le priorità per stabilire nelle opere pubbliche per contrarre i mutui? In questi periodi, in cui i soldi pubblici andrebbero spesi con oculatezza, trasparenza nelle scelte e condivisione con i cittadini sarebbe il minimo da fare.
  • Chi ha deciso l’ulteriore allargamento dell’Andria-Trani, seppur necessario, ma guarda caso entro i limiti che possono consentire l’estensione dell’affidamento alla società aggiudicataria del precedente appalto? Quesito molto interessante ai limiti del “giudiziario”. Resta il fatto che la strada, con i suoi continui morti e feriti, sta ancora così.
  • Cosa facciamo del Centro Ricerche Bonomo? Cosa facciamo dell’azienda “Papparicotta”? Due aziende pubbliche in territorio di Andria, sostanzialmente abbandonate a se stesse senza un progetto di valorizzazione o una chiara prospettiva futura.
  • Perché non ridurre il numero degli assessori in questo momento economico grave cogliendo l’occasione della presenza costante del Presidente Ventola che non ha più triplici incarichi? Per rispondere a tale quesito rimandiamo alla lettura di almeno una delle due pubblicazione del giornalista Mario Giordano, “Sanguisughe” o “Spudorati”.
Dunque dobbiamo riconoscere che questi quattro consiglieri provinciali (nessuno andriese) dissidenti del Pdl hanno, in questo caso, interpretato correttamente il loro ruolo interessandosi alle problematiche dell’intero territorio provinciale, con particolare attenzione a quelle di Andria. Ed i nostri politici andriesi, provinciali e comunali, come hanno supportato l’azione di costoro? Il segretario provinciale del Pdl (andriese) li ha attaccati, mentre il resto della “comitiva politica” si è ritirata in “conclave” per ben altra e più importante questione: “la variante urbanistica”. Ma in vista dello scioglimento della Provincia Bat, non sarebbe giusto consultare i cittadini andriesi per avere da essi almeno una indicazione circa la volontà di future collocazioni territoriali? Sempre dopo la variante urbanistica, ovviamente.