18 maggio 2013

Il mercato ortofrutticolo


Ogni buona storia necessita di ottime capacità di memoria e in questo il percorso del mercato ortofrutticolo andriese merita di essere ricostruito poiché costituisce un tipico esempio del comportamento che la politica tradizionale attua nei confronti dei cittadini.

Premessa fondamentale: quello del mercato ortofrutticolo è un problema che si trascina da anni, e non solo gli ultimi tre vissuti pericolosamente dalla giunta Giorgino, ma retrocede alle amministrazioni precedenti, che hanno giocato allo scaricabarile per lunghi anni.
L'amministrazione del cambiamento guidata dal PDL, però, rappresenta il meglio del gattopardismo. Ripercorriamo dunque gli intensi momenti e le dichiarazioni degli alfieri del rinnovamento andriese firmato Giorgino.

Era fine 2008 quando i consiglieri comunali dell'allora opposizione azzurra, Miscioscia, Nespoli e Di Renzo accusavano l'amministrazione Zaccaro di “catastrofica situazione dell'area mercatale” e di “precarietà sotto il profilo logistico, organizzativo ed igienico sanitario”. Sempre nel 2008 l’allora consigliere d’opposizione Fisfola si lamentava per “la struttura fatiscente”, per “l’insicurezza in cui sono costretti a lavorare i dipendenti comunali” e per la mancanza di personale, in particolare riferendosi alla Polizia Municipale. Memorabile la sua relazione riferita all'assenza in loco dei Vigili Urbani, “ah, se Brunetta venisse a sapere quel che succede nei nostri enti”.

La campagna elettorale di marzo 2010 ci consegnava altre perle. Il candidato sindaco Nicola Giorgino, visitando la struttura, lamentava la mancanza delle norme di sicurezza, le carenze strutturali in materia di igiene, la presenza di eternit, e condivideva le proteste dei residenti per l’ingombrante presenza di questi problemi. Un mese prima, l'allora candidato consigliere Frisardi, evidenziando “lo stato di abbandono e di degrado senza precedenti” si augurava che il futuro fosse caratterizzato da un “serio e netto cambio di rotta”.

A maggio 2010, il nuovo ed attuale vice-sindaco Matera annunciava l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza con adeguamento alla normativa igienico-sanitaria, sospendendo l’attività del mercato per alcuni giorni. Abbiamo cercato l’ordinanza di chiusura emessa dal Sindaco e pubblicata all’Albo Pretorio dal 30.06.2010, ma stranamente è l’unica che, pur citata, non è inserita e quindi consultabile come tutte le altre.

Nell'agosto 2010, dopo circa tre mesi dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale: alcuni residenti evidenziano nuovamente la cronica situazione di disagio, le stesse problematiche già denunciate. L'amministrazione comunale, smessi i panni delle sirene dai toni suadenti tipico delle campagne elettorali, reagiva con veemenza, accusando i residenti di ricercare “un esasperato protagonismo mediatico”, ipotizzando la presenza di “qualcuno che strumentalmente utilizza tali argomenti per attribuire inesistenti responsabilità”.

A tre anni dall'acquisizione delle cariche di Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza, cosa è cambiato? Il mercato ortofrutticolo è stato adeguato alle normative di sicurezza ed igienico sanitarie? Il problema del personale è stato risolto? Quale esito avrebbe un eventuale controllo degli enti sanitari preposti?

E ancora, qual è lo stato dei lavori per lo spostamento del mercato ortofrutticolo? Si procede con i progetti di finanziamento per l'utilizzo del macello comunale o si sta pensando ad altre soluzioni? Qual è la situazione sotto il profilo igienico – sanitario?

Il Movimento 5 Stelle di Andria intende conoscere le priorità dell'attuale amministrazione. E' davvero urgente, infatti, spendere risorse per la copertura della pista di pattinaggio o per il portale monumentale della villa comunale? Forse i nostri amministratori stanno pensando di lasciare in sospeso il problema, magari per farne il cavallo di battaglia per la prossima campagna elettorale?

Probabilmente, la tentazione di ricominciare con le dichiarazioni, le promesse e le barricate, comportamenti tipici della campagna elettorale, è più forte quando si avvicina, più prima che poi, la competizione per lo scranno più in alto.