Ogni
buona storia necessita di ottime capacità di memoria e in questo il
percorso del mercato ortofrutticolo andriese merita di essere
ricostruito poiché costituisce un tipico esempio del comportamento
che la politica tradizionale attua nei confronti dei cittadini.
Premessa
fondamentale: quello del mercato ortofrutticolo è un problema che si
trascina da anni, e non solo gli ultimi tre vissuti pericolosamente
dalla giunta Giorgino, ma retrocede alle amministrazioni precedenti,
che hanno giocato allo scaricabarile per lunghi anni.
L'amministrazione
del cambiamento guidata dal PDL, però, rappresenta il meglio del
gattopardismo. Ripercorriamo dunque gli intensi momenti e le
dichiarazioni degli alfieri del rinnovamento andriese firmato
Giorgino.
Era
fine 2008 quando i consiglieri comunali dell'allora opposizione
azzurra, Miscioscia, Nespoli e Di Renzo accusavano l'amministrazione
Zaccaro di “catastrofica situazione dell'area mercatale” e di
“precarietà sotto il profilo logistico, organizzativo ed igienico
sanitario”. Sempre nel 2008 l’allora consigliere d’opposizione
Fisfola si lamentava per “la struttura fatiscente”, per
“l’insicurezza in cui sono costretti a lavorare i dipendenti
comunali” e per la mancanza di personale, in particolare
riferendosi alla Polizia Municipale. Memorabile la sua relazione
riferita all'assenza in loco dei Vigili Urbani, “ah, se Brunetta
venisse a sapere quel che succede nei nostri enti”.
La
campagna elettorale di marzo 2010 ci consegnava altre perle. Il
candidato sindaco Nicola Giorgino, visitando la struttura, lamentava
la mancanza delle norme di sicurezza, le carenze strutturali in
materia di igiene, la presenza di eternit, e condivideva le proteste
dei residenti per l’ingombrante presenza di questi problemi. Un
mese prima, l'allora candidato consigliere Frisardi, evidenziando “lo
stato di abbandono e di degrado senza precedenti” si augurava che
il futuro fosse caratterizzato da un “serio e netto cambio di
rotta”.
A
maggio 2010, il nuovo ed attuale vice-sindaco Matera annunciava
l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza con adeguamento alla
normativa igienico-sanitaria, sospendendo l’attività del mercato
per alcuni giorni. Abbiamo cercato l’ordinanza di chiusura emessa
dal Sindaco e pubblicata all’Albo Pretorio dal 30.06.2010, ma
stranamente è l’unica che, pur citata, non è inserita e quindi
consultabile come tutte le altre.
Nell'agosto
2010, dopo circa tre mesi dall’insediamento dell’attuale
amministrazione comunale: alcuni residenti evidenziano nuovamente la
cronica situazione di disagio, le stesse problematiche già
denunciate. L'amministrazione comunale, smessi i panni delle sirene
dai toni suadenti tipico delle campagne elettorali, reagiva con
veemenza, accusando i residenti di ricercare “un esasperato
protagonismo mediatico”, ipotizzando la presenza di “qualcuno che
strumentalmente utilizza tali argomenti per attribuire inesistenti
responsabilità”.
A
tre anni dall'acquisizione delle cariche di Sindaco, assessori e
consiglieri di maggioranza, cosa è cambiato? Il mercato
ortofrutticolo è stato adeguato alle normative di sicurezza ed
igienico sanitarie? Il problema del personale è stato risolto? Quale
esito avrebbe un eventuale controllo degli enti sanitari preposti?
E
ancora, qual è lo stato dei lavori per lo spostamento del mercato
ortofrutticolo? Si procede con i progetti di finanziamento per
l'utilizzo del macello comunale o si sta pensando ad altre soluzioni?
Qual è la situazione sotto il profilo igienico – sanitario?
Il
Movimento 5 Stelle di Andria intende conoscere le priorità
dell'attuale amministrazione. E' davvero urgente, infatti, spendere
risorse per la copertura della pista di pattinaggio o per il portale
monumentale della villa comunale? Forse i nostri amministratori
stanno pensando di lasciare in sospeso il problema, magari per farne
il cavallo di battaglia per la prossima campagna elettorale?
Probabilmente,
la tentazione di ricominciare con le dichiarazioni, le promesse e le
barricate, comportamenti tipici della campagna elettorale, è più
forte quando si avvicina, più prima che poi, la competizione per lo
scranno più in alto.