L'attenzione
alla legalità si vede anche nelle cose sulle quali, di
solito, i partiti tendono a soprassedere. Domenica 4 Agosto 2013,
alcuni operai hanno allestito un palco al centro di Roma, in via
del Plebiscito, dove alle ore 18.00 era in programma una
manifestazione. Un noto pregiudicato sarebbe salito sul palco, da
grande rockstar consumata. Indovinate di chi si tratta?
Proprio lui,
Silvio Berlusconi, attrazione principale di una manifestazione
del Popolo della Libertà in suo favore. Peccato che
l'amministrazione comunale di Roma non avesse rilasciato alcuna
autorizzazione (poiché non richiesta in tempo) per l'allestimento
del palco, dunque abusivo.
Stando
a quanto riportato dai giornali, gli stessi operai incaricati
dell'allestimento del palco avrebbero rimosso arbitrariamente alcuni
cartelli stradali, che ne avrebbero impedito la piena visuale. La
manifestazione ha arrecato notevoli disagi alla circolazione
della Capitale, già di solito molto provata. Deviazioni e
transennamento dell'isolato per un migliaio scarso di persone, a
dispetto delle decine di migliaia di sostenitori millantati dagli
organizzatori.
Il
presidente del I Municipio del Comune di Roma ha successivamente
inviato una pattuglia di vigili urbani per verificare
l'accaduto e ripristinare la segnaletica stradale, oltre a verificare
lo stato della strada. Certo, gli organizzatori del PDL avevano
riferito di aver richiesto agli organi competenti tutte le
autorizzazioni del caso.
Ma
allora a chi dobbiamo dare ascolto? Ci siamo attivati: i nostri
portavoce Giuseppe D'Ambrosio, Laura Castelli e Davide
Colletti hanno firmato un'interrogazione al Ministro Alfano,
assente (giustificato) in piazza, titolare del Viminale che
certamente saprà verificare con il Prefetto e la Questura di Roma se
sia stata regolarmente depositata la richiesta delle autorizzazioni
previste dalla legge per la manifestazione e l’allestimento del
palco del 4 agosto scorso.
In
caso di mancata autorizzazione, ci faccia sapere, signor Ministro, se
verranno applicate le sanzioni dovute nei confronti dei responsabili.
Sia mai che a qualcuno, in altre sedi, venga il brivido della
manifestazione non autorizzata, anche lontano da Roma,
all'insaputa di chi dovrebbe vigilare sull'applicazione della legge.