Il
12 Novembre 2012 il Ministro dell'Interno del governo Monti, Anna Maria Cancellieri dispose
l'istituzione di una commissione, affidandole il mandato di procedere ad una
verifica amministrativa finalizzata ad accertare la regolarità di alcune
procedure di appalto nell'ambito del Ministero dell'Interno, in particolare
affidamenti relativi ad opere e contratti pubblici secretati.
Il
motivo? Le rivelazioni del Corvo, una fonte anonima della cui attendibilità,
molto presto, non si dubita più. Le informazioni riportate, infatti, vennero
accertate dal Fatto Quotidiano e successivamente resero necessaria
l'istituzione di questa commissione.
Il
tema è semplice: vi erano delle
irregolarità da accertare nelle gare d'appalto del Ministero.
Alla luce delle verifiche effettuate dalla Corte dei Conti e delle conclusioni
della Commissione nominata dalla Cancellieri, le rivelazioni del Corvo vengono
confermate. Il Ministro Cancellieri,
però, non reagì alle conclusioni della commissione da
Lei stessa istituita. E' singolare che chi è così solerte nel preoccuparsi
delle condizioni di "alcuni" detenuti, sia stato così poco attento
alle reiterate violazioni delle regole che hanno compromesso i principi di
libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza.
Il
Movimento 5 Stelle ha proposto il 9 Agosto 2013 un'interrogazione a risposta scritta
sul tema, a cui finora non è seguita alcuna reazione da parte del Ministero,
oggi responsabilità di Angelino Alfano. Vogliamo sapere quali misure sono state
adottate per rendere trasparenti le procedure di appalto e vogliamo ragionare
sull'opportunità di ricorrere così frequentemente allasecretazione delle
procedure, per evitare che vengano permesse in futuro troppe
pericolose deroghe, all'insaputa dei cittadini.
Sono
state accertate le responsabilità politiche ed amministrative in capo a coloro
i quali hanno ripetutamente violato le regole?
Ah, poi c'è il caso Giulia Ligresti, ma quello l'abbiamo già chiarito.
Ah, poi c'è il caso Giulia Ligresti, ma quello l'abbiamo già chiarito.