23 dicembre 2013

Prima delle feste, EquitAndria

Il 29 luglio scorso il comune di Andria ha approvato a maggioranza l'affidamento della riscossione coatta dei tributi ICI e TARSU ad Equitalia Sud Spa. Tutti sappiamo quello che Equitalia ha significato in questi anni di forte crisi, conosciamo tutti le "cartelle pazze" e la cronaca nera che ci ha reso spettatori di gesti disperati legati all'aggressività nella riscossione ma l’amministrazione ha deciso di affidarle la riscossione di Ici e Tarsu.

Nel 2011, il Parlamento con il D.L n. 70/2011 convertito dalla legge n.16 del 12 luglio disponeva la fine dell’attività di accertamento, liquidazione e riscossione delle entrate dei tributi di Equitalia Spa a decorrere dal 1° gennaio 2012. Siamo alla vigilia del 2014 e l’attuale amministrazione, conscia della situazione finanziaria, ha avuto ben 2 anni di tempo per riorganizzare l’attuale ufficio tributi.


Tornando al presente l'assessore De Feo in consiglio ha spiegato le motivazioni, riconducendo tale affidamento ai tempi stringenti per procedere alla riscossione di tributi Ici e Tarsu accertati più di 2 anni fa e che a breve sarebbero caduti in prescrizione (trascorsi i 3 anni previsti dalla legge) "al fine di rendere più incisiva l'azione di recupero nei confronti dei contribuenti morosi e quindi anche al fine di evitare un danno erariale all'ente comunale". Anche la dirigente del "Settore Risorse Finanziarie" Dott.ssa Grazia Cialdella, ha spiegato che l'affidamento diretto ad Equitalia è dovuto anche alla maggiore efficacia nella riscossione mediante iscrizione a ruolo rispetto all'ingiunzione fiscale.

Nel merito non possiamo non sottolineare come tale affidamento ci lasci perplessi. Si affida la riscossione a questa società senza una valutazione che dimostri la maggiore efficacia nel recupero dell'evaso, che percepirà un aggio dell’8%, che ha metodi di riscossione aggressivi e in molti casi sproporzionati all'entità dell'accertamento e soprattutto che chiuderà i battenti nel giro di 4 mesi dall'approvazione della delibera.

Delibera integrale

Molti comuni stanno decidendo di riprendersi il compito di riscossione andando incontro ai cittadini in difficoltà. Solo nel 2012 hanno fatto da apripista Oristano, Sassuolo, Sorso, Bari, Valle di Cadore, Calalzo, Morazzone, San Donà di Piave, Zanica, Merate, Thiene, Ottana.
Senza Equitalia le riscossioni dei crediti da parte delle pubbliche amministrazioni sono molto più puntuali, parola del Sindaco di Calalzo di Cadore (Belluno), il primo comune in Italia ad aver deciso di abbandonare Equitalia e di ritornare a gestire in proprio la riscossione dei tributi. Anche il Sindaco di Paderno Dugnano, in provincia di Milano, ha rinunciato al servizio già da un anno, spiegando che gli arretrati vengono richiesti in prima battuta senza costi aggiuntivi permettendo al Comune di recuperare con maggiore facilità gli importi dovuti.

Il Movimento 5 Stelle Andria vorrebbe dare qualche suggerimento a questa amministrazione: il Comune di Bari con il software Gedat incrocia 22 banche dati accessibili grazie ad un accordo tra cui il Comune, l'Agenzia delle entrate, la Guardia di Finanza e la Camera di Commercio, permettendo di recuperare ben € 17.316.628 su un totale di € 42.068.135,23 di tributi evasi, cioè il 41%, molto lontano dalle attuali nostre percentuali di riscossione.
Ecco una tabella comparativa tra Andria e Bari per Ici e Tarsu.



In questi 3 anni è mancata una programmazione che avesse l'obiettivo di migliorare l'efficienza dell'ufficio tributi nel lungo termine. L’amministrazione ha preferito rivolgersi, con molto ritardo, ad una società esterna che non avrebbe consentito all'ufficio tributi di "sfruttare" con continuità gli strumenti, le informazioni, i database e il personale già formato in caso di eventuale cambio di gestore del servizio o in caso di sospensione del servizio con conseguente abbassamento della qualità del servizio.

Cosa propone il Movimento 5 Stelle?
Per cominciare, si potrebbe formare o aggiornare il personale esistente all'utilizzo di nuove tecnologie o di nuovi strumenti come il software Gedat o all'utilizzo di più banche dati già esistenti per migliorare i controlli incrociati.
Considerato anche il numero esiguo di personale dell'Ufficio tributi (n. 16) per una città come Andria, si potrebbe prevedere un graduale spostamento di personale per permetterne la formazione, proveniente da altri uffici o da altri incarichi. Se non fosse possibile, si potrebbero assumere tramite Centro per l’impiego locale, a tempo determinato, selezionando curriculum adeguati, magari donne e giovani under 35.
Nel caso in cui il personale fosse dotato di strumenti informatici obsoleti o non aggiornati si potrebbero sostituire o aggiornare, migrando a software open source con conseguente azzeramento dei costi software (sistema operativo, suite d’ufficio, e così via).

Un'ulteriore alternativa potrebbe essere quella rappresentata dal comune di Civitavecchia, che con il microcredito facilita il pagamento delle imposte locali ai residenti in difficoltà. Il funzionamento è semplice: il Comune fa una cessione di credito alle banche e si pone come garante, istituendo un fondo rotativo. Singoli cittadini, ditte individuali, piccole imprese e cooperative possono avere accesso al finanziamento fino a 5mila euro, fissato da un ufficio tributi. Il destinatario del prestito può scegliere le modalità di restituzione dell'importo (Rid, carta prepagata, bollettino postale) in rate sino a 80 euro per un totale di 60 mesi. Il progetto ha come obiettivo di riportare nelle casse del Comune laziale fino a 7 milioni di euro, così come sostenuto dal sindaco Tidei (PD).


Infine, ecco una chicca di qualche giorno fa.



Cosa ha fatto il Movimento 5 Stelle sull'impignorabilità della prima casa?

Ecco la nostra proposta di legge: "Norme sulla impignorabilità della prima casa e sulla tutela dei compensi di lavoro dai pignoramenti."

Ps: in Parlamento è in discussione l'emendamento nella legge di stabilità che proroga di un altro anno la riscossione ad Equitalia.


Ps2: bocciato emendamento del Movimento 5 Stelle per bloccare la proroga.

Ci risentiamo dopo le feste.


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