Abbiamo aspettato a dare la notizia e lo abbiamo fatto perché volevamo vedere chi fra i giornali e le televisioni avrebbe dato conto di questo nostro importante risultato politico. Niente da fare. Con la sola eccezione del Fatto Quotidiano, nessuno ha ammesso che grazie allo sforzo solitario del Movimento 5 Stelle, con il "costruzionismo" in aula, con la notte sul tetto di Montecitorio, con il Costitution Day in ogni piazza d'Italia, abbiamo portato visibilità, attenzione e consapevolezza su questa possibile violazione della Costituzione.
Se non avessimo fatto slittare di un mese da agosto a settembre questa scellerata volontà dei partiti, se tutto il Movimento 5 Stelle non si fosse unito in uno sforzo comune coinvolgendo l'Italia intera, a quest'ora la riforma della Costituzione avrebbe fatto in tempo a passare, giusto trenta secondi prima del passaggio di Berlusconi all'opposizione. E invece, ora non hanno più i numeri. Ora non ce la fanno più.
Il fallimento di Letta tradisce anche una clamorosa autoaccusa: l'iter di modifica scelto era palesemente incostituzionale. Dopo il Porcellum, dopo i soldi ai partiti, anche la riforma della costituzione era abusiva.
E poi ancora qualcuno si chiede cosa stiamo facendo per l'Italia?
Risposta facile: abbiamo salvato la Costituzione. Insieme a migliaia di cittadini.