14 gennaio 2014

Andriataglia: piccolo manuale per la perfetta inaugurazione

Nel momento in cui Giorgino e i suoi si sono insediati a Palazzo di Città hanno voluto dare un netto taglio col passato. Hanno preso in mano il nastro rosso e un paio di forbici e hanno cominciato. Il loro slogan era tutto un programma: Andria Cambia. Cosa potevamo aspettarci? 

Dunque, dicevamo, forbici e nastro rosso, le basi. La prima fase di questa seduta psicoterapeutica che chiameremo "Andriataglia" comincia con la negazione: molte opere cominciate dall'amministrazione precedente sono state inizialmente abbandonate. Sono stati eliminati progetti indigesti, ritenuti troppo costosi. Il lavoro fatto fino a quel momento, su cui è legittimo avere dubbi, su cui è legittimo compiere scelte politiche diverse (e ci mancherebbe) è stato ritenuto obsoleto, inefficiente, eccessivamente costoso.

C'è da giustificare il primo cittadino. Come Berlusconi, Giorgino ha detto "ghe pensi mi". Tanta grinta e volontà, idee a tutto campo per cambiare una città che era stata soffocata da anni da una sinistra "incompetente e disorganizzata". E come no.

Durante la campagna elettorale hanno dato una tale speranza di rinnovamento, soprattutto alle periferie, che nessuno mai aveva dato negli anni passati. La loro vittoria si è fatta sentire e vedere ovunque. Finita la festa (un leit motiv di questa amministrazione), è finito l'entusiasmo elettorale fatto di parole e immagini di "esperti" di comunicazione. Quando si vincono le elezioni comunali poi bisogna governare. Le cose sono un tantino cambiate.


Subentra la seconda fase, quella del dubbio. Forse molte opere "sinistrorse" potevano tornare utili, forse i finanziamenti intercettati potevano servire per completare qualche struttura che magari poteva risultare come un successo politico dell'amministrazione Giorgino. La tela c'era giù, i colori pure e i pennelli erano già stati acquistati. E diciamo pure che metà del dipinto era già fatto. 

Cosa resta da dire? Semplice: noi vi diremo come sono stati eseguiti i lavori. Vi faremo vedere come si è cercato di andare avanti su queste opere, spesso lasciate incompiute, o portate avanti con una tale imperizia e approssimazione che resterà solo un'ultima fase da vivere: quella della consapevolezza che questi amministratori devono andare a casa.

Per le prossime otto settimane, vi faremo conoscere tutto ciò che riguarda i lavori pubblici di cui si vantano i nostri amministratori. Avvisate gli stattattind, si balla.

"Insomma una città in piena rinascita ed in grande movimento - conclude la nota del gruppo Consiliare del PdL - che grazie all'apertura di tanti cantieri vedrà pure nascere la possibilità di nuovi sbocchi occupazionali. Andria cambia e va avanti: questi sono i fatti, le parole se le porta via il vento. Al Sindaco Giorgino, all'assessore ai lavori pubblici Matera ed all'intera Giunta vanno il nostro più totale apprezzamento ed il ringraziamento per il grande lavoro profuso". [AndriaLive.it - 24/12/2011]