Le elezioni regionali si avvicinano, come succose opportunità di poltrona per molti talenti politici locali, che fra coordinamenti, commissariamenti e consigli regionali alimentano i loro sogni di successo. Il Movimento 5 Stelle invece deve occuparsi continuamente del comportamento dei nostri amministratori comunali. Siamo gente umile, pensiamo prima al locale.
Nella seduta di Giunta del 17 luglio
scorso, su proposta dell'Assessorato alla Cultura, con le deliberazioni n°112 e
n°113 la Giunta ha approvato il finanziamento dell'estate andriese con 10mila
euro e la proposta di adesione ad un'associazione europea con il contributo di
altri 1550 euro. Altre volte abbiamo criticato la valenza delle iniziative
culturali dell’amministrazione comunale, ma in questo caso intendiamo
evidenziare ben altro.
Nello stessa seduta dello stesso giorno,
tramite la deliberazione di giunta n°110, si legge che una nota compagnia
assicurativa ha notificato al Comune di Andria in data 27/05/2014, una
citazione a comparire davanti all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma
all’udienza del 28 luglio 2014, per chiedere di condannare il
Comune di Andria al pagamento della somma di mille euro (per
due rate scadute di una polizza assicurativa il 19/04/2013), oltre agli
interessi legali, con condanna alla refusione dei costi e delle spese
affrontate e con condanna altresì alla refusione di spese, diritti e onorari
del giudizio.
Dalla stessa deliberazione risulta anche
che l’Ufficio Avvocatura comunale, dopo accurate ricerche, era risalito al
Settore che aveva stipulato il suddetto contratto assicurativo. Il
"colpevole", guarda caso, è risultato essere il Settore Istruzione,
Cultura, Sport e Turismo (lo stesso che aveva finanziato le due iniziative
prima riportate). Addirittura, con nota del 03/06/2014, l’Ufficio
Avvocatura comunale, al fine della costituzione in giudizio, aveva inviato
copia del predetto atto di citazione al dirigente del settore, chiedendo di
voler fornire una dettagliata relazione ed eventuali atti in possesso relativi
alla suddetta richiesta, senza ricevere alcuna risposta.
Quanto costerà in spese ed interessi legali
una causa per il mancato pagamento di soli 1000 euro? Si può accettare che
nella stessa seduta di giunta l'assessorato alla cultura impegni 10mila euro
per un'iniziativa locale per poi proporre di spenderne altri 1550 per aderire
ad un'associazione europea, senza che riesca a trovare mille euro per evitare
un contenzioso?
Si può accettare che il Settore Cultura non
risponda alla richiesta dell'Avvocatura comunale? Eppure ci risulta che
l’assessore al ramo sia un esimio avvocato, circondato in giunta da illustri
colleghi. Non ci bastano le rassicurazioni del Sindaco sulla situazione del
bilancio comunale, visto che sui conti di Andria pende la pronuncia della Corte
dei Conti. Se ci siamo ridotti ad affrontare le cause per il mancato pagamento
di mille euro, siamo ben oltre la preoccupazione.
Anzi, chissà quale sarebbe il parere della
Corte dei Conti, di fronte a mancati pagamenti che talvolta rischiano di
causare costi superiori a quanto dovuto inizialmente.
Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Deputati