La perdita dei
finanziamenti europei per il raddoppio della tratta Corato – Barletta della
Ferrotramviaria, che ricomprendeva anche l’interramento della ferrovia
nell’abitato di Andria per 2,9 km con tre nuove fermate, non si limita
purtroppo al solo danno per la mancata eliminazione dei passaggi a livello
nella città di Andria, cosa già rilevante, ma vuol dire anche ritardare la
realizzazione di una piena interconnessione con la Rete Ferroviaria Italiana
nelle stazioni di Bari Centrale e Barletta. Vuol dire soprattutto che andrà
persa una grande occasione di sviluppo di tutto il nord-barese servito dalla
Ferrotramviaria.
Proprio in vista della
interconnessione, ho chiesto all’Amministratore Delegato di Ferrovie dello
Stato, l’ing. Michele Mario Elia, di darmi indicazioni circa la situazione del
collegamento ferroviario che scende in Puglia parallelamente a Ferrotramviaria,
con cui poteva esserci “l’appuntamento” per l’interconnessione presso le
stazioni di Barletta e Bari centrale, occasione purtroppo almeno rinviata.
L’ing. Elia mi ha assicurato che “il
piano industriale 2014-2017 del Gruppo Ferrovie dello Stato prevede interventi
rilevanti sull’infrastruttura e sulle tecnologie della linea Adriatica”. In
relazione all’asse ferroviario Bologna-Lecce l’A.D. di Ferrovie ha precisato
che “a fronte di un investimento di 350 milioni di euro, l’obiettivo è
raggiungere su oltre il 60% dei circa 750 km. di linea la velocità di 200 km/h,
creando le condizioni per una riduzione netta dei tempi di percorrenza di circa
45 minuti per il trasporto viaggiatori”, mentre, per quanto riguarda i treni
merci ci sarà “la possibilità del transito di semirimorchi con altezza 4 metri
nonché di autoarticolati ed autotreni con altezza 4 metri su carri ultrabassi
(oltre ai container ISO – High Cube) sempre sulla tratta Bologna-Bari, in
continuità con il Corridoio Baltico – Adriatico.”
In tema di raddoppi, sperando che
non vi siano problematiche ostative come è accaduto a Ferrotramviaria tra
Corato e Barletta, l’ing. Elia ha segnalato in particolare “il raddoppio della
tratta Termoli-Lesina. Il primo lotto, tra Ripalta e Lesina, ha ottenuto il
parere favorevole del MIT e l’approvazione della Regione Puglia mentre gli altri due lotti,
ricadenti nel territorio della Regione Molise, tuttora sono in pendenza
dell’approvazione dagli EE.LL.”
Riguardo alla situazione attuale del
servizio, l’A.D. di Ferrovie ha specificato che “l’attuale offerta prevede 18
treni Frecciabianca, 10 Intercity e 6 Intercity Notte, per un totale di 34
collegamenti giornalieri da e per le principali località del Centro/Nord”,
precisando che l’attuale offerta dei Frecciargento, che consiste in 3 coppie di
treni Roma-Lecce e viceversa, viene effettuata a mercato, cioè senza alcun
corrispettivo pubblico ad integrazione.
Così, mentre le nostre opportunità
di sviluppo ci sfrecciano a breve distanza sempre più veloci, la sonnacchiosa politica
locale perde tempo e finanziamenti, consolandosi con un buon piatto di
maccheroncini al ferretto.
Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Deputati