In seguito all'articolo di Raffaella Cascioli, apparso sul quotidiano Europa,
diretto da Stefano Menichini, il cittadino portavoce al Senato per il Movimento
5 Stelle, Giuseppe Vacciano, ha voluto rispondere sulle presunte bugie che
secondo la giornalista di Europa il Movimento 5 Stelle avrebbe detto sulla
conversione in legge del decreto IMU - Bankitalia. Vediamo
insieme queste "bugie".
La
Banca d'Italia deve restare pubblica? Falso, aveva già capitale privato. Il Movimento 5 Stelle l'ha sempre detto ed è proprio questo il problema. Peccato che nello stesso
articolo la giornalista smentisca se stessa quando dice che "il capitale
della Banca d’Italia era già prima del decreto nelle mani dei privati, ovvero
delle banche che un tempo, quando Grillo si guadagnava di che vivere come
comico, erano pubbliche mentre ora sono private".
Quindi
di cosa stiamo parlando?
Di un decreto che istituzionalizza un errore della
legge Amato?
Complimenti per l'ottima analisi.
È
stato fatto un regalo alle banche? Secondo la giornalista, il governo ha coperto
l'abolizione della seconda rata Imu, obbligando poi le banche a pagare un extragettito
sulla rivalutazione delle quote. Falso! La copertura prevista dall'articolo 8
del decreto è data dal maggiore introito generato dall'articolo 2 dello stesso,
ovvero maggiorazioni di imposte una tantum a banche, assicurazioni e alla
stessa Banca d'Italia. Peccato, però, che poi lo stesso articolo 2 preveda una
clausola di salvaguardia che prospetta aumenti di accise, nonché degli acconti
IRES e IRAP, per tutti!
E
qui la fantasia supera la realtà quando si legge nello stesso articolo il
passaggio seguente: "Non solo, se si considera che con il decreto
Imu-Bankitalia – e questo è uno dei motivi della singolare commistione di temi
in un unico provvedimento – l’abolizione della seconda rata Imu 2013 per la
prima casa è stata finanziata portando a quasi il 130% l’acconto Ires e Irap
versato a fine anno per banche e assicurazioni è difficile pensare che agli
istituti di credito sia stato fatto un regalo".
Quindi la tesi quale
sarebbe? Per ripagare il sacrificio una tantum delle banche è giusto fare una
marchetta da 7,5 miliardi subito, prevedere per le stesse maggiori da qui
all'eternità, prevedere che BankItalia ricompri le proprie quote in assenza di
mercato (cioè quasi sicuramente), erogando circa 4 miliardi alle sole Banca
Intesa e Gruppo Unicredit. Magari sarebbe stato meglio non far pagare nemmeno
l'imposta sostitutiva sui miliardi regalati.
Perché
no? In Italia stiamo talmente bene che possiamo permetterci un regalo alle
povere banche, no? E visto che ci siamo, quando in un recente provvedimento le
coperture sono state trovate alzando gli acconti di imposta a tutte le imprese
e i cittadini, in cambio cosa è stato dato?
Le
riserve della Banca sono dello Stato? La tesi dell'articolo è che sia di via
Nazionale, ovvero della Banca d'Italia, quindi non propriamente dello Stato
italiano. Questo tecnicamente è vero, ma basta leggere questa pagina per
comprendere sia la natura "burocratica" della proprietà, sia l'uso
che la Banca d'Italia può fare di tali riserve, ovvero per scopi collegati alla
vita economica dello Stato, nell'interesse di tutti. Certamente la banca non
può disporre liberamente di tali riserve nazionali (chissà perché si chiamano
così?) o giocarsele a poker.
Ma
forse la giornalista non ha ben chiaro di cosa stiamo parlando giacché riesce a
concentrare due inesattezze in una frase: "ed allora i 7,5 miliardi
utilizzati per la rivalutazione delle quote di Bankitalia rispetto ai valori di
mercato presi dalle riserve auree della Banca d’Italia sono della Banca
d’Italia e non dello stato italiano. Via Nazionale prende dalle sue riserve
come una qualsiasi altra società per aumentare il capitale, non i soldi degli
italiani."
Qui
serve fare un po' di chiarezza. Bankitalia prende i soldi dalle riserve statutarie e quest'ultime, per
varie ragioni, anche se indirettamente, possono essere considerati soldi dei
cittadini. Certo, se poi iniziamo a considerare la nostra banca centrale come
una "qualsiasi altra società per aumentare il capitale", allora siamo
proprio messi bene.
Complimenti per la precisa informazione fornita da questo capolavoro del giornalismo italiano.
Complimenti per la precisa informazione fornita da questo capolavoro del giornalismo italiano.
Giuseppe Vacciano
Cittadino portavoce M5S Senato