30 aprile 2015

#M5S Andria, Coratella: "una buona amministrazione deve mantenere gli impegni presi”

"Questa amministrazione ha ballato molte volte sul limite della pazienza dei nostri concittadini. A giugno 2013, per esempio, si manifestava davanti al Comune di Andria poiché l’amministrazione comunale, a fronte di servizi essenziali erogati dalle diverse cooperative sociali a favore delle famiglie andriesi, non provvedeva al pagamento delle fatture riferite alle prestazioni rese dal personale a partire dal mese di agosto 2012. Si era accumulato all’epoca un debito di oltre 1 milione di euro e ricordo un cartello di una manifestante che riportava la scritta “cambiare cambia in cambiali”. Una battuta graffiante, ma nessuno rideva quel giorno. All’epoca i servizi gestiti e a rischio sospensione erano:
• servizio domiciliare per anziani e disabili, circa 330 persone assistite;
• servizio di assistenza domiciliare educativa per i minori, circa 32 nuclei con più di 100 bambini assistiti;
• servizio di assistenza scolastica specialistica, circa 200 bambini assistiti;
• centri sociali polivalenti per diversamente abili, circa 15 persone assistite;
• centro diurno minori, circa 10 bambini assistiti;
• centri famiglia, circa 220 famiglie/utenti con più di 250 incontri protetti.
Il personale a rischio era di più di 200 unità. Oggi, a distanza di circa due anni, stiamo allo stesso punto. Eppure un plauso va fatto ai lavoratori delle cooperative sociali, che continuano a svolgere diligentemente il proprio lavoro, assicurando anche al costo di sacrifici economici l’erogazione di tutti i servizi. Il sociale non è solo una bella parola da inserire nei programmi elettorali, perché se diamo uno sguardo ad esempio ai ritardi di pagamento alle realtà che gestiscono i beni confiscati alle mafie ci si rende conto che la legalità è trattata alla stregua di un tema utile solo per farci qualche convegno.
A titolo di cronaca, i 320 giorni di media di ritardo dei pagamenti dichiarati nel 2013, si sono lievemente contenuti, scendendo prima intorno ai 270 e poi, dopo i pesanti rilievi della Corte dei Conti, a 220 giorni. Qualcuno ha detto che il nostro pressing nel corso degli ultimi due anni non è servito, io penso che invece abbiamo contribuito a muovere le acque. Altrimenti, a pensar male dovremmo pensare che il ruolo principale nel fare pressione agli amministratori in carica l’hanno giocato le elezioni. Mi chiedo allora se sia giusto utilizzare i servizi sociali come leva elettorale. Io sono convinto che non sia giusto e mi auguro di non essere il solo a pensarlo. Ci toglieremo un dubbio, allora, visto che a quanto pare anche in questo caso ci toccherà voltare pagina."
Michele Coratella

Candidato sindaco
MoVimento 5 Stelle Andria