8 giugno 2012

L'opposizione ai domiciliari e le «dimissioni!» in latitanza

Ieri hanno arrestato il consigliere comunale Inchingolo (Sel). Brutta storia. Non lo conosco personalmente e, a giudicare dalla levata di scudi in rete, a giocarci un po' sulla vicenda si tocca una specie di tabù. Lungi da me dubitare o giudicare il politico d'opposizione ma qualcosa non mi torna.

Nel luglio dell'anno scorso ad essere arrestato fu il consigliere di maggioranza Di Renzo (Pdl). Altra brutta storia che si tramutò in una specie di rigore per il centrosinistra che, seppure molto silenziosamente e tra i denti, ne chiedeva le dimissioni. O meglio, le auspicava, mettiamola così. Da precisare che anche se ai domiciliari un consigliere rimane comunque in carica e su questo ce ne sarebbe da dire.

Poi toccò alla scazzottata dell'attuale assessore all'Ambiente che, pur senza arresti ma con un procedimento, si spera, in corso (dato che la faccenda è già finita nel dimenticatoio semper fidelis, soprattutto di certa "stampa" locale), culminò in altre rischieste sinistrose di dimissioni. Anche stavolta molto vaghe, l'unica diretta venne poi censurata dallo stesso autore dopo che il sottoscritto la citò in un gruppo Facebook e ho detto tutto.

Infine, arriva la notizia dell'anno: addirittura il sindaco e l'assessore all'Ambiente (sì, esatto, ancora lui) sono attualmente indagati. Apriti cielo, l'opposizione invoca le dimissioni. O meglio, ancora una volta, le mormora sottobanco perché di alzare la voce proprio non gli riesce.

Ora però tocca al centrosinistra fare i conti con la propria "serpe in corpo". L'arresto di uno (forse l'unico) dei principali esponenti dell'opposizione locale, per quanto si possa essere garantisti, chiama in causa un po' di coerenza. Dove sono le richieste di dimissioni? Addirittura stavolta è il «partito degli onesti» a dirsi garantista. Roba da matti.

Ovviamente siamo tutti in attesa di saperne di più, confidando nella magistratura, sperando sia innocente, solidarietà e altre frasi riciclate. Ma, allo stato attuale delle cose, dico, credete davvero che ci siano differenze tra i partiti? Sì? Beh, allora, dove sono le prove? Dove sono le richieste di dimissioni? Almeno a far finta di chiederle. Non mi va di chiedervi dove sono le dimissioni perché questo è un blog serio.

Che poi, alla prossima marcia per la legalità si sfilerà di nuovo tutti insieme appassionatamente ma questa è un'altra storia. Ne facessero una sulla coerenza, cittadini a parte, credo andrebbe deserta.

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