4 luglio 2014

Promesse a perdere

Ferragosto è lontano, eppure la nostra amministrazione comunale sembra già mostrare i sintomi dell’afa. Anzi, dell’AdA, Associazione Disoccupati Andriesi, che con chiarezza accenna a “promesse di rinnovo dei loro contratti, pur quando si fosse passati alla gestione dei rifiuti porta a porta” salvo poi constatare che “puntualmente tutti coloro che avevano promesso e garantito, sono scomparsi dalla scena, limitandosi a dire “non si può fare niente”.


Risposte della maggioranza? Nessuna. Segnali di vita ci arrivano invece dalla polemica tutta interna a Forza Italia, relativa alla richiesta di cambio degli assessori (a pochi mesi dalla fine), in cui i più fedeli alla linea avvertono i “malpancisti” che “distinte valutazioni rispetto alla  maggioranza del gruppo non possono consentire in alcun modo condotte distoniche, ancorché pubbliche, rispetto ad una sintesi che in una sede di partito è naturalmente raggiunta dopo una discussione aperta e libera”.

Nel comunicato dei forzisti integralisti non si fa alcun cenno, ovviamente, alle varie problematiche non solo politiche sollevate, che vanno, secondo l’ala più critica interna al partito del sindaco, “dall'adozione di numerose disposizioni assunte oltre la propria delega” alla “adozione di atti amministrativi al medesimo riconducibili, politicamente inopportuni e non condivisi da una parte consistente del gruppo consiliare”. Suscita poco interesse anche il fatto che sul fronte degli incarichi di progettazione sarebbe stata contestata “una gestione privata del consenso che avrebbe visto avviarsi un mare di lavori e, molti di questi cantieri aperti, sarebbero stati fermati per impossibilità di far fronte ai pagamenti nei confronti delle imprese” né tantomeno sembra rilevante il fatto che qualcuno ha “giocato politicamente in proprio o a vantaggio di un gruppo ristretto di persone”.

Sulla sempre scottante questione rifiuti pare non rilevino le “incessanti richieste provenienti dall'utenza in merito all'attività di vigilanza e di controllo sul servizio di raccolta rifiuti”. Il buonsenso pare inizi pericolosamente a diffondersi all’interno della compagine politica a capo della città, forse troppo tardi.

Sempre in tema di rifiuti, è inevitabile l’accostamento tra l’atteggiamento tenuto a riguardo la costituzione quale parte civile nel processo in corso e quello a proposito della deliberazione di Giunta n°93 del 6 giugno scorso. Con quest’atto, l’amministrazione comunale, con immediatezza e chiarezza, si è costituita contro un ex dirigente del Comune di Andria per “l’eventuale risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non subìti dall’Ente Comune per i fatti commessi, qualora il predetto imputato dovesse essere ritenuto responsabile dei reati contestatigli”, affidandosi all’avvocatura comunale. Resto perplesso dal fatto che non mi sembra sia stato tenuto lo stesso comportamento nei (due) processi “rifiuti”. E poi perché si è ricorsi ad un avvocato esterno e non alla stessa avvocatura comunale? In nome della trasparenza, avreste il coraggio di pubblicare l’interrogatorio del sindaco reso agli inquirenti, ad esempio sul processo legato all’affare Aimeri? Sarebbe una bella dimostrazione di limpidezza davanti alla cittadinanza, soprattutto in virtù di chi si candida nuovamente a “cambiare” la città.

Gli andriesi stiano sereni: l’Avvocatura comunale pare essere molto diligente, come appare dalla deliberazione di Giunta n°96 sempre del 6 giugno scorso, se per comparire in un contenzioso contro una azienda privata a difesa del Comune di Andria, ha cercato di coinvolgere l’altro settore comunale competente con una prima nota datata 07.12.2012, con l’altra di sollecito del 19.02.2013, ancora il 13.03.2013 ed infine il 15.05.2014, per avere finalmente una risposta dalla “porta accanto” il 26.05.2014. Preciso che la citazione del privato risaliva al 22.11.2012 e l’udienza si è tenuta il 29.03.2013. Il comune, contumace, al momento è stato condannato al pagamento di oltre 100mila euro con gli interessi. Nella stessa deliberazione si legge comunque un rassicurante “comunque, risulta utile e necessaria la costituzione in giudizio della Pubblica Amministrazione, anche oltre i termini di legge, al fine di contrastare le avverse richieste della istante”. E il sindaco e la giunta che hanno fatto? Hanno approvato e basta.

Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Deputati