27 gennaio 2015

#Andriataglia: Lo stralcio abbandonato dell'area mercatale


Erano i primi mesi del 2014 quando l'assessore ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Matera, ci informava dell'avvio dei lavori relativi alla realizzazione del 1° stralcio funzionale dell'area mercatale e delle infrastrutture connesse in via Bisceglie. Il 1° stralcio riguardava la riqualificazione urbana ed ambientale dell'area, con la realizzazione della nuova connessione con le viabilità laterali, attraverso una grande isola spartitraffico, con modalità di funzionamento a rotatoria e immissione canalizzata, verde pubblico e spazi pedonali da entrambi i lati della strada ed una pista ciclabile che collegherà la prossima stazione di Andria Sud della Ferrotramviaria Bari-Nord con la Villa Comunale.


La nuova area polifunzionale consentirà, quindi, l’esercizio ottimale delle attività mercatali in un’area appositamente conformata ed attrezzata, perfettamente servita dalla viabilità di interesse territoriale e da quella urbana,  con lo scopo di decongestionare l’area della Villa Comunale, auspicando un miglioramento delle condizioni di mobilità. Il costo dei lavori previsto per il primo stralcio è stato di 2.5 milioni, mentre per tutto il progetto dell'area mercatale i costi si aggirano sui 25 milioni
“Diamo corpo – spiegava il Sindaco, avv. Nicola Giorgino – ad un altro degli impegni scritti e presi nelle dichiarazioni programmatiche dell’Amministrazione Comunale. La riqualificazione di via Bisceglie ha il duplice obiettivo di realizzare uno spazio polifunzionale a grande afflusso di pubblico e di alleggerire la pressione su spazi urbani posti in centro che dobbiamo gestire al meglio anche sul piano della mobilità sostenibile. Attraverso un insieme di opere moderne e necessarie – prosegue il Sindaco Giorgino – avverrà la riqualificazione funzionale ed ambientale di una parte importante della città, migliorandone le condizioni di mobilità e di decoro urbano”.
Con una delibera di Giunta Comunale del luglio 2011, sono stati approvati gli elaborati del progetto preliminare, dell'importo complessivo di € 14.650.000,00.

A dicembre del 2011 è stato approvato il progetto definitivo per il primo stralcio dell'intera opera. I lavori vengono aggiudicati definitivamente alla ditta COINVEST srl di Gravina in Puglia (BA), con un ribasso d'asta del 32,323%. Dopo pochi mesi dall'inizio del cantiere i lavori si sono fermati per la necessità di redigere la perizia suppletiva e di variante, scaturita dal fatto che in corso d'opera, precisamente durante le lavorazioni di scavo, si è palesata una condizione di marcata eterogeneità del sottosuolo e la progressiva difficoltà ad eseguire gli scavi con le modalità previste in progetto, in quanto gli strati rinvenuti al di sotto della coltre di terreno vegetale e rocce sciolte superficiali risultano inglobati dall'interno anche a strati maggiormente compatti, che richiedono modalità di scavo di tipo diverso. I costi di questa variante sono pari € 104.949,84.

Per effetto di questa variante, vengono concessi ulteriori 60 giorni per l'esecuzione dei lavori aggiuntivi rispetto ai tempi previsti nel contratto stipulato e, pertanto, il nuovo termine di ultimazione rimane fissato per il giorno 19 novembre 2014.

Siamo a gennaio 2015. I lavori non sono mai più ripartiti.
Qual è il motivo? Dobbiamo dare la colpa al patto di stabilità, come ha dichiarato l'assessore Nespoli in una trasmissione televisiva locale?


Ma se così fosse, visto che è cominciato un nuovo anno, il patto di stabilità non dovrebbe più essere un problema. Quando si riparte?

#Andrianonsiferma? No, #Andriataglia.