20 gennaio 2015

[VIDEO] Andria perde 50.000 euro per i contributi per il "Fitto Casa" destinati ai più bisognosi


Il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (legge 431/1998 art. 11) è un fondo per i contributi integrativi al pagamento dei canoni di affitto regolarmente registrati stanziato annualmente presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Questi contributi possono essere usati sia per soggetti privati che pubblici nonché per sostenere iniziative intraprese dai comuni come agenzie e istituti per la locazione. In base alla ricerca effettuata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Andria, la città di Andria avrebbe perso circa 50.000 euro per i contributi fitto casa destinata alle categorie più bisognose.


Quest’anno la Regione Puglia ha visto il finanziamento di 15 milioni di euro a cui vanno aggiunti i fondi erogati dal Ministero che ammontano a circa 6 milioni di euro, per uno totale di una cifra di circa 21 milioni di euro.

I comuni che non hanno seguito questa regola hanno visto una riduzione del 10% dei contributi inizialmente previsti. Andria, uno dei comuni pugliesi a non aver finanziato questo fondo, ha visto la riduzione dei contributi per il fitto casa di circa 50.000 euro, passando da 528.000 euro a 475.000 euro.

Mentre noi perdiamo una buona occasione per restituire dei soldi a tutti quegli affittuari in condizioni economiche precarie, altri comuni più virtuosi di noi sotto questo punto di vista potranno beneficiare di un supporto economico maggiore, utile anche per la creazione di apposite agenzie per l’affitto per incrociare domanda ed offerta e ad assicurare un contenimento dei prezzi per gli alloggi in locazione.

Altre proposte potrebbero esse quelle di istituire fondi di garanzia oppure per istituire delle cooperative per alloggi in locazione per reperire degli alloggi, il tutto per favorire la mobilità del settore della locazione anche per i soggetti non più in possesso dei requisiti per accedere all’edilizia residenziale pubblica.

Non sarebbe stato il caso, con tutte le emergenze attuali, di finanziare questo fondo piuttosto che spendere soldi per qualche pseudo attività culturale?