26 gennaio 2015

Frazione organica dei rifiuti, un altro capitolo disgraziato

La frazione organica dei rifiuti, in sostanza gli avanzi del cibo che buttiamo e che vanno differenziati dal resto, costituiscono probabilmente l'ennesimo capitolo disgraziato dell'ormai "tormentato" appalto del servizio rifiuti di Andria e Canosa.

Dagli atti dell'ARO si deduce che annualmente tale servizio costa ai cittadini, al di fuori di quanto già si paga per il servizio raccolta rifiuti, un cifra non lontana dai due milioni di euro. Ci chiediamo se è stata fatta una gara ad evidenza pubblica per spuntare il miglior prezzo ed anche le migliori condizioni, magari anche in caso di fermo temporaneo dell'impianto ricevente. Vorremmo sapere anche quanto costa ai cittadini il trasporto presso gli impianti solitamente utilizzati, ubicati a Modugno (BA), a Lucera (FG) ed a Laterza (TA), oltre alla spesa di conferimento. E poi, con quale criterio viene scelto l'impianto in cui conferire? Cosa succede quando avviene il "fermo" dei predetti impianti di compostaggio?

Il sindaco di Andria, in questi anni, ha ricoperto il ruolo di presidente dell'ATO BA/1, poi ARO e aveva la possibilità di attivarsi per la costruzione di un impianto di compostaggio di bacino, in modo tale da risparmiare sul conferimento, magari creando le condizioni per nuovi posti di lavoro. A tal proposito, non vi sono 3,5 milioni di euro di fondi comunitari già disponibili? Faremo in tempo a sfruttarli oppure i soliti incomprensibili ritardi ci porteranno alla solita inevitabile perdita di risorse, con grande danno per l'economia locale, così come è successo con la perdita dei finanziamenti europei per l'interramento della ferrovia ad Andria e di buona parte dei finanziamenti per il raddoppio della linea ferroviaria Andria-Corato?

Si tratta dell'ennesimo capitolo, dunque, di un bando e di un servizio partiti male e finiti malissimo. Dopo lo sgombero della neve e tutte le inadempienze evidenziate in questi anni, dal nostro gruppo riportate addirittura anche in Consiglio comunale, più che un sindaco dovremmo eleggere un investigatore privato, di quelli che si vedono nei film. Ora stanno preparando uno scenografico gran finale, con taglio di nastri e nastrini opportunamente collocati in pieno clima elettorale, relativo ad opere in gran parte rivenienti da oltre cinque anni addietro. A Trani, lo scandalo sui rifiuti ha indotto l’amministrazione comunale ad andarsene a casa. Da noi, invece, dopo una serie di auto assoluzioni, si cerca addirittura una promozione in Regione.



Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Depuati