La frazione
organica dei rifiuti, in sostanza gli avanzi del cibo che buttiamo e che vanno
differenziati dal resto, costituiscono probabilmente l'ennesimo capitolo
disgraziato dell'ormai "tormentato" appalto del servizio rifiuti di
Andria e Canosa.
Dagli atti
dell'ARO si deduce che annualmente tale servizio costa ai cittadini, al di
fuori di quanto già si paga per il servizio raccolta rifiuti, un cifra non
lontana dai due milioni di euro. Ci chiediamo se è stata fatta una gara ad
evidenza pubblica per spuntare il miglior prezzo ed anche le migliori
condizioni, magari anche in caso di fermo temporaneo dell'impianto ricevente.
Vorremmo sapere anche quanto costa ai cittadini il trasporto presso gli
impianti solitamente utilizzati, ubicati a Modugno (BA), a Lucera (FG) ed a
Laterza (TA), oltre alla spesa di conferimento. E poi, con quale criterio viene
scelto l'impianto in cui conferire? Cosa succede quando avviene il
"fermo" dei predetti impianti di compostaggio?
Il sindaco di
Andria, in questi anni, ha ricoperto il ruolo di presidente dell'ATO BA/1, poi
ARO e aveva la possibilità di attivarsi per la costruzione di un impianto di
compostaggio di bacino, in modo tale da risparmiare sul conferimento, magari
creando le condizioni per nuovi posti di lavoro. A tal proposito, non vi sono
3,5 milioni di euro di fondi comunitari già disponibili? Faremo in tempo a
sfruttarli oppure i soliti incomprensibili ritardi ci porteranno alla solita
inevitabile perdita di risorse, con grande danno per l'economia locale, così come
è successo con la perdita dei finanziamenti europei per l'interramento della
ferrovia ad Andria e di buona parte dei finanziamenti per il raddoppio della
linea ferroviaria Andria-Corato?
Si tratta
dell'ennesimo capitolo, dunque, di un bando e di un servizio partiti male e
finiti malissimo. Dopo lo sgombero della neve e tutte le inadempienze
evidenziate in questi anni, dal nostro gruppo riportate addirittura anche in
Consiglio comunale, più che un sindaco dovremmo eleggere un investigatore
privato, di quelli che
si vedono nei film. Ora stanno
preparando uno scenografico gran finale, con taglio di nastri e nastrini
opportunamente collocati in pieno clima elettorale, relativo ad opere in
gran parte rivenienti da oltre cinque anni addietro. A Trani, lo scandalo sui rifiuti ha indotto l’amministrazione comunale ad andarsene a casa. Da noi,
invece, dopo una serie di auto assoluzioni, si cerca addirittura una promozione
in Regione.
Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Depuati