Il pagamento dell’Imu agricola? Con i criteri iniqui definiti dal Governo, è un salasso legalizzato che la maggioranza è stata costretta ad introdurre per trovare una copertura ai noti 80 euro elargiti ai da Matteo Renzi in vista delle elezioni europee
I nuovi parametri non tengono
conto, infatti, della complessità di tutto il territorio e, soprattutto, trascurano la funzione essenziale degli agricoltori
nella tutela a presidio del territorio ed a beneficio dell’intera collettività.
Inoltre, quest’imposta si configura anche come una beffa, visto che il 2015 è
l’anno dell’Expo che, negli auspici dovrebbe porre al centro l’importanza del
mondo agricolo e dei suoi rappresentanti per il rilancio di una crescita
sostenibile. E per questo abbiamo scritto anche a tutte le associazioni di
categoria, affinché facciano pressione sul Governo per spronarlo a fare marcia
indietro.
Abbiamo provato in tutti i modi a
farlo comprendere al Governo, a partire dalla Legge di
Stabilità, dove abbiamo proposto invano in prima istanza l’esenzione di tutti i
terreni agricoli e fabbricati rurali strumentali, in seconda istanza
l’esenzione solo per imprenditori agricoli e coltivatori diretti, con le
relative coperture finanziarie. Ci abbiamo riprovato durante l’esame del
Milleproroghe in Commissione Bilancio e nuovamente al Senato sul D.L. recante
misure urgenti in materia di esenzione IMU chiedendo di estendere anche al 2015
l’esenzione dell’IMU per i terreni a immutabile destinazione
agro-silvo-pastorale che non ricadono in zone montane e proponendo una
differente copertura finanziaria, in modo da non farne gravare l’onere sugli
stessi agricoltori.
Ci aspettiamo che ora il Governo dalle tante promesse mai
mantenute ascolti le istanze degli
agricoltori e faccia slittare di un anno questa ingiusta tassa.
Giuseppe D'Ambrosio, Daniela Donno, Giuseppe L'Abbate
Cittadini portavoce M5S
MoVimento 5 Stelle