26 febbraio 2015

#AndriaDimentica: parcheggio Piazza Umberto I


Conoscendo i nostri amministratori, abili in questi 5 anni a riprendere i progetti dell'amministrazione precedente (vedi il teatro, l'ex macello, le fornaci, il p.r.u. di san Valentino, la villa comunale), vorremmo ricordar loro che hanno dimenticato un'opera importante per la città e anche di un certo valore economico: il parcheggio interrato sotto piazza Umberto I (piazza Municipio).

Quest'opera sarebbe stato il punto di partenza per eliminare le auto dal centro storico,  dando comunque la possibilità di parcheggio nel centro della città.

Ma partiamo dall'inizio.
Il Comune di Andria aveva individuato nel programma triennale dei lavori pubblici 2007-2008-2009, approvato con Delibera di Consiglio Comunale, un procedimento di project financing per la realizzazione e gestione di un parcheggio interrato in Piazza Umberto I.

Il progetto era a costo zero per il Comune, completamente a spese del privato che avrebbe poi gestito il parcheggio per 30 anni recuperando così i costi.
L'opera da 4 milioni di euro doveva prevedere la realizzazione di un parcheggio multipiano interrato di almeno 240 posti auto. La superficie del predetto parcheggio doveva prevedere il ripristino dello stato dei luoghi per quanto riguarda la viabilità, i servizi pubblici già esistenti e adeguata sistemazione a verde pubblico della restante parte, i cui lavori dovranno essere realizzati in modo da evitare l'interruzione del traffico veicolare interessante le Vie Bovio, Ferrucci, De Nicola, Attimonelli, Mura S. Francesco, Carlo Troia e Ugo Bassi.


All'inizio le spese a carico del Comune dovevano essere solo spese amministrative e tecniche necessarie per portare a termine il procedimenti di aggiudicazione che poi successivamente dovevano essere poste a carico del concessionario e quindi devono essere ricomprese nell’importo complessivo dell’intervento.
Dopo di che non si è più fatto niente per una questione di tempi visto che a breve ci fu il cambio di amministrazione.

Alla luce di tutto questo, e aldilà della fattibilità e dei vantaggi/svantaggi di questo progetto, abbiamo praticamente un procedimento che è cominciato nel 2007, cha ha impegnato una società nel ideare il progetto (oltre alla volontà di metterlo in opera) ma poi non è stato concluso l'iter. Tutto è rimasto sospeso nel vuoto, anche se l'attuale amministrazione per qualche tempo lo ha ricompreso nel piano triennale delle opere pubbliche.

A questo punto ci chiediamo: come si è proceduto su quel piano rispetto l'operazione di continuità e l'impegno preso in precedenza con l'azienda?
La nostra preoccupazione è che, ancora una volta spetterà ai cittadini pagare le mancanze dei nostri amministratori. 

 Lorenzo Miani