23 giugno 2014

[VIDEO] Ambientalismo a corrente alternata


Come portavoce del Movimento 5 Stelle, assieme agli attivisti pugliesi, ci siamo schierati contro la discarica di Grottelline a Spinazzola, posizione ribadita fin dal primo giorno della legislatura parlamentare, con interventi in aula, interrogazioni, atti ispettivi e dichiarazioni a mezzo stampa, sia sull'opportunità della discarica, sia su questo modo di pensare allo smaltimento dei rifiuti.

Quando si affrontano importanti battaglie ambientali, come quella della discarica prevista dalla Regione Puglia in località Grottelline, è sempre auspicabile avere il maggior numero di “compagni di viaggio”, ancora meglio se di autorevole levatura. Però è altrettanto vero che ci vuole anche “autorevole coerenza” sul tema ambientale, a tutti i livelli.

Primo fra tutti il Sindaco, avv. Nicola Giorgino, anche nella sua veste di Presidente dell’organo di governo dell’ex ATO BA/1 ora ATO BT (a tal proposito, segnalo che l’aggiornamento del sito web dell’ATO, anch'esso pagato dai cittadini, sarebbe doveroso). Dato il suo impegno per Grottelline, mi sarei aspettato uno sforzo simile (se non maggiore) per le problematiche di casa nostra, proprio in virtù di quella coerenza politica che prima ricordavo.
Certamente la posizione della Regione Puglia su Grottelline è altrettanto ambigua, come pure sulla discarica di Trani, che la Regione con una mano diffida ad ottemperare alla propria AIA e con l’altra la utilizza per sopperire alle varie emergenze regionali. Risorsa o tappabuchi?

Tornando al Sindaco di Andria, in qualità di Presidente O.d.G. dell’ATO BT, ci saremmo aspettati una più decisa presa di posizione, al di la di qualche blanda dichiarazione, contro questo utilizzo della discarica di Trani, che ha portato come “effetto-domino” consequenziale al sovraccarico della discarica di Andria. Ma nella delibera dell’ATO BT n° 5 del 16.05.2014 a verbale si trova traccia solo della ferma opposizione del Sindaco di Trani, avv. Luigi Riserbato, che ha evidenziato che il continuo afflusso di rifiuti da fuori bacino rischia di portare alla chiusura la discarica tranese. E pensare che il Sindaco Giorgino, nella stessa assemblea dell’ATO, aveva appena approvato la deliberazione n°3 in cui veniva riportato che ”l’impianto di Andria è in via di esaurimento ed il nuovo impianto, non ancora realizzato, prevede la realizzazione di un impianto complesso di biostabilizzazione, selezione e discarica di servizio soccorso”. Siamo ancora alle dichiarazione di intenti!

Quindi mentre si cerca, tardivamente, di pianificare l’utilizzo futuro di alcuni finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Puglia per eco-centri ed impianti di compostaggio, nulla si fa o si dice sullo sfacelo attuale. Ricordo che nel corso del 2013, hanno conferito nella discarica di Andria, oltre ovviamente agli andriesi, i comuni di Canosa, Minervino e Spinazzola, ai quali si sono aggiunti temporaneamente Bisceglie e Barletta, proprio in virtù della situazione emergenziale in cui versa la discarica di Trani. In assenza del nuovo impianto complesso la vecchia discarica andriese molto probabilmente andrà incontro ad un ulteriore innalzamento che la porterà a competere con l’altezza della collina del Castel del Monte.

Quindi, per il presidente andriese dell'ATO sono condivisibili i 2,8 milioni previsti per la biostabilizzazione di Trani (e siamo d’accordo), ma nulla si sa sull'impianto di Andria. Tutte queste contraddizioni possono essere definite come un ambientalismo “a corrente alternata”? 

E cosa resta di questi nobili intenti, se non il buio completo dello sconforto, quando poi si legge, a firma di una associazione di disoccupati andriesi, che tutto poi si riduce a “tante promesse di rinnovo dei loro contratti, pur quando si fosse passati alla gestione dei rifiuti porta a porta”? 

Non potrebbe l’avvio della raccolta porta a porta del vetro già finanziata dalle Regione, su cui resta comunque qualche nostra perplessità operativa, dare una immediata risposta a queste persone? È così difficile attingere dalla graduatoria del centro per l’impiego?

Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S 
Camera dei Deputati
Movimento 5 Stelle Andria