26 giugno 2014

#Andriachetrovi - 2a parte: gli investimenti mancati

Nel 2010, all'inizio del mandato di questa amministrazione si era pensato di far partecipare la città di Andria, come primo passo in questo settore, alla "Borsa del Turismo delle 100 città d'Arte d'Italia", vetrina d'eccellenza per i centri d'arte e cultura. Un buon trampolino di lancio quindi per l'economia locale e per far conoscere la città. Come è andata?

Il Comune fu supportato da circa trenta operatori, tra associazioni di promozione del territorio, titolari di B&B, di hotel, ristoranti, alberghi e aziende vinicole ed olearie, in partnership con la nostra città. L'iniziativa fu sostenuta anche dalla Provincia BAT, in collaborazione con Andria Multiservice ed era coordinata da TTG Italia, la società del gruppo Rimini Fiera cui fu affidato l'incarico di selezionare i buyers esteri e di condurre le contrattazioni della delegazione internazionale.

Il workshop si tenne presso il chiostro di San Francesco con la presenza di ben ventisei buyers provenienti da Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Norvegia, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia e Cina. Questa partecipazione avrebbe consentito l'inserimento della città nel già rilevante circuito artistico e archeologico. Gli operatori economici collaborarono con l'amministrazione anche a livello di costi, si istituì un sito internet dedicato, non funzionante, esattamente come non ha funzionato questa iniziativa. 

L'investimento economico c'è stato, ma non ha avuto un ritorno in termini di aumento del flusso turistico, anche dopo un secondo tentativo nella successiva edizione. Lo scarso risultato, però, a nostro parere, può essere dovuto alla poca organizzazione locale per migliorare l'accoglienza, un tema che coinvolge tutte le città turistiche e che altrove viene affrontato in maniera differente. Riassumendo, idea buona, ma scarso impegno, l'alunno è bravo, ma non si applica. Difficile, però, fare uno sforzo se anche i ristoranti locali sono chiusi a pranzo, quando potrebbero ospitare i turisti o quando gli esercizi commerciali non fanno orario continuato. La colpa, dopotutto, non è solo dei nostri amministratori, ma è soprattutto della poca voglia di noi andriesi di fare rete, di collaborare.

Spetterebbe però alla politica fare la differenza: un'idea del nostro assessore alquanto bizzarra è stata quella di creare a Castel del Monte un info-point, in concorrenza a quello già esistente. Quel punto informativo (quella casetta di legno alle pendici del Castello, per chi non lo ricorda) è da sempre gestito dalla Proloco autonomamente, con una convenzione stipulata dalla vecchia amministrazione con 5000 euro all'anno. Non solo non ci sono più convenzioni all'orizzonte, ma addirittura la scorsa estate è aumentata la concorrenza (sul ricchissimo mercato dell'offerta turistica andriese) dal nostro assessore alla cultura, che ha costituito un nuovo info-point in una struttura privata, presso Taverna Sforza, prendendo altre guide di un'altra associazione. 


Due punti informativi, dunque, a pochi metri l'uno dall'altro. Per quello del Comune, ci lascia perplessi immaginare come si possano promuovere altre strutture di ristoro diverse da quella ospitante. Se qualcuno sta pensando alle paroline magiche "conflitto di interessi", alzi pure la mano. 

E siccome non c'è due senza tre, aspettiamoci novità su altri progetti

Eppure esiste, su tutto il territorio nazionale, un'associazione per la cultura e il turismo, la Proloco (Unpli), riconosciuta per le sue competenze in questo campo, convenzionata con la regione Puglia. Come mai non è stata presa in considerazione dai nostri amministratori? Dopo tutte le scelte fatte direttamente da questa amministrazione comunale, come mai il meccanismo si è inceppato con la pur blasonata Proloco? Non si poteva ipotizzare una convenzione con l'ufficio IAT? Forse l’assessore alla cultura non ritiene che la Proloco sia in grado di garantire un servizio e un accoglienza ai turisti di qualità ed a costi concorrenziali, visti anche i tempi di vacche magre che stiamo attraversando?

Queste sono state le novità, ovvero lacune, di questa amministrazione rispetto al passato. Nonostante le promesse di una politica di cambiamento, niente che abbia risolto i numerosi problemi del settore. 

Continueremo le nostre riflessioni sul turismo e sull’assessore al ramo nella prossima puntata. Ne sentirete delle belle. Ci leggiamo!

#Andriachetrovi