Ribadiamo alcuni
concetti sulla vicenda del cittadino italiano di origini margheritane Salvatore
Diaferio, morto un paio di mesi fa in Messico al termine di una vicenda
semplicemente vergognosa.
Il Movimento 5
Stelle si è occupato della questione con gli interventi di Giuseppe D’Ambrosio,
di Alessandro Di Battista ed Emanuele Scagliusi, solo dopo aver appreso la
notizia della morte del signor Diaferio, avvenuta in Messico. Una volta appreso
del decesso, i parenti residenti in Italia non hanno dato alcun riscontro
positivo al rimpatrio della salma e questa è una prerogativa che spettava solo
a loro.
Salvatore
Diaferio rischiava di finire in una fossa comune, a causa del mancato interesse
riscontrato e dal silenzio generale sulla vicenda. Solo grazie alla nostra
azione di pressione, grazie anche ad alcune realtà associative, il signor
Diaferio è stato sepolto come qualsiasi altro cittadino e non in una fossa
comune.
Non è una vittoria
(anzi) ma la semplice evidenza di una vicenda incedente.
Lo Stato Italiano
non aveva 350 euro per Salvatore quando era vivo e chiedeva di tornare in
Italia, mentre 4 anni fa il Console messicano si era precipitato nello stesso
aeroporto per comprare 4000 euro di benzina pagati con i soldi dei cittadini
per l'aereo dell’on. Prestigiacomo, rimasto a secco.
Sia chiaro,
stiamo parlando di una vicenda vergognosa. Stiamo parlando del fatto che la
dignità di un cittadino italiano è stata calpestata e del fatto che siamo
riusciti ALMENO a non farlo finire in una fossa comune.
Desta sconcerto
il comportamento delle istituzioni su questa vicenda, ma fanno schifo i
commenti di quei cittadini che si sono lamentati con i portavoce 5 stelle in
Parlamento, per non aver tirato fuori di tasca propria i 350 euro necessari.
Basterebbe
leggere, informarsi e poi, magari, tacere.
Non c’è cura all’ipocrisia.