Il Movimento 5
Stelle ha rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti,
cosa che i cittadini avevano sancito già con un referendum. Che hanno fatto gli
altri partiti? Hanno preso i vostri soldi e li hanno investiti in immobili,
gioielli e partecipazioni azionarie.
Il Movimento 5
Stelle utilizza la quota minima per il funzionamento dei gruppi parlamentari,
ha assunto alcuni dipendenti con una selezione pubblica e molti parlamentari
hanno assunto in maniera trasparente i propri dipendenti. Gli altri partiti
hanno creato gli Allegati A e B dai quali attingere, ad ogni legislatura, una
quota di dipendenti in maniera forzata, con un misto fra ottimi tecnici e gente
paracadutata dalla politica. Chiunque non si adegui perde i finanziamenti per
assumere tecnici e legislativi che studiano leggi ed emendamenti importanti per
bloccare porcherie come lo Sblocca Italia e il DL Imu-Bankitalia.
I parlamentari
del Movimento 5 Stelle si dimezzano lo stipendio. I parlamentari degli altri
partiti no, anzi, finanziano in maniera aggiuntiva il proprio partito, le proprie
sezioni e chissà che altro.
I parlamentari
del Movimento 5 Stelle rendicontano ogni spesa dei rimborsi. I politici degli altri
partiti mettono a rendiconto vibratori, mutande verdi, cioccolata, spese dentistiche.
I parlamentari
del Movimento 5 Stelle hanno restituito finora oltre 10 milioni di euro dei
loro stipendi, destinandoli ad un Fondo per le Piccole e Medie Imprese, gestito
dal Ministero dello Sviluppo Economico, per non essere accusati di fare
marchette a fini elettorali. I parlamentari degli altri partiti hanno ricevuto
finanziamenti dalle imprese o dalle lobbies per portare avanti le loro campagne
elettorali, e chissà, magari anche per votare in un certo modo su alcuni
provvedimenti.
I parlamentari
del Movimento 5 Stelle hanno imposto un tetto di stipendio alle assunzioni del
gruppo parlamentare. I politici degli altri partiti hanno assunto le proprie
segretarie con prestazioni sessuali o hanno eletto in consiglio regionale gente
condannata in appello per favoreggiamento.
I parlamentari
del Movimento 5 Stelle che fanno parte dell’Ufficio di Presidenza di Camera e
Senato, che fanno parte del collegio dei questori del Senato, che sono
presidenti o vicepresidenti di commissione hanno rinunciato all’auto blu, a due
autisti di servizio, oltre ad una ulteriore integrazione del proprio stipendio
di 2700 euro al mese. I parlamentari degli altri partiti, con l’auto blu vanno
all’IKEA, vanno a fare la spesa, o utilizzano mezzi pubblici d’emergenza per
arrivare prima alle trasmissioni televisive.
I parlamentari
del Movimento 5 Stelle rendicontano ogni spesa, in maniera trasparente, su un
sito internet autonomo, www.tirendiconto.it.
I politici di altri partiti si riuniscono segretamente, come un’unità di crisi,
per decidere come comportarsi sulle inchieste della magistratura sui rimborsi
elettorali.
Cari amici degli
altri partiti, l’ipocrisia, la disonestà intellettuale, la falsità, non ha
alcuna giustificazione, soprattutto se mai motivata davanti ai cittadini, ad un
banchetto, in una piazza, ad un convegno o in Parlamento. Visto che questo
coraggio non c’è, prima di parlare del Movimento 5 Stelle sciacquatevi la
bocca!