4 novembre 2014

Falsa partenza

Era il lontano dicembre 2009 quando un certo candidato sindaco del centro-destra spiegava il perché della scelta della conferenza stampa di presentazione della sua candidatura nella zona di Santa Maria Vetere. “Questo quartiere è l’emblema della politica di Andria delle amministrazioni di centro-sinistra, una politica dell’apparire e non dell’essere, dove l’ex carcere femminile e la Scuola “Jannuzzi” sono stati lasciati nel degrado e nell’abbandono nonostante le continue sollecitazioni dei cittadini. Da qui comincia il nostro viaggio reale nelle periferie, che ci vedrà al fianco dei cittadini, stufi di una politica che non riesce a dare risposte”. Avete capito di chi si tratta?


È proprio lui, il nostro attuale primo cittadino.
Curioso leggere queste bellissime parole di 5 anni fa come è ancora più curioso notare che proprio in quel quartiere da cui ha deciso di partire nulla sia stato fatto da quando è salito al trono. Ma non è una novità, dopotutto non è stato l'unico e non lo sarà, ad aver fatto bei discorsetti pieni di morale, affetto e promesse, che sistematicamente scompaiono il giorno dopo le votazioni.

È ormai iniziata la campagna elettorale per le comunali e regionali del 2015 e siamo alla solita manfrina. Partono le presentazioni stile X-Factor, tutti pronti a cantare e mostrarsi come dei grandi artisti della politica locale. Le canzoni hanno tutte le stesse parole: responsabilità, cambiamento, persone nuove (che in realtà non lo sono), futuro, e così via. Per non parlare dei soliti discorsi di cortesia da parte dei colleghi di partito: «Andria è una delle città più importanti della Puglia, in cui l'identità del lavoro in agricoltura, nell'industria, nell'artigianato è più forte: purtroppo da un po' di anni, per una serie di ragioni, questa identità andriese è sfumata, e deve tornare nitida. In politica c'è bisogno di mantenere l' etica e sono sicuro che il candidato X, nato come noi da famiglie umili e attive nella società, saprà incarnare questo ideale. È sceso in campo quando si è reso conto che la comunità ha bisogno di lui, e ha il giusto "orrore" del potere che lo porterà a gestirlo con distacco e professionalità. La sua scelta è legata a un'emozione di politica vera, e ha bisogno del sostegno di tutti: noi, in primis, avevamo bisogno della sua competenza».

Una routine che punta a concentrare l'attenzione dei cittadini verso la persona, il leader, la punta di diamante del partito e non verso le idee, le proposte serie e concrete che veramente servono a cambiare la città. Conferenze, comunicati, giornalisti tutto pronto, ciak si gira!

Comincia la solita recita, la solita falsa partenza.
Mi raccomando andriesi, fatevi incantare ancora.

#vutatlarreit