Nell'ultimo Consiglio comunale le parole del Presidente del Consiglio, dr. Nicola Marmo, ci hanno fatto essere fiduciosi. In uno dei momenti di maggiore nervosismo dell'assessore De Feo, a seguito delle contestazioni che gli sono state rivolte dall'opposizione sul tema della situazione debitoria del Comune di Andria, il presidente Marmo ha rassicurato l’assessore, aggiungendo che del tema si sarebbe sicuramente parlato nelle successive sedute.
Parole
sagge e lungimiranti, senza dubbio. Così, quando siamo stati
informati dell’esistenza di una richiesta, da parte di dodici
consiglieri della minoranza, di una seduta di consiglio comunale
proprio sul tema dei debiti del Comune, abbiamo pensato che fosse
l'ennesima previsione azzeccata del presidente Marmo.
Siamo
rimasti perplessi, dunque, quando abbiamo saputo dal consigliere Colasuonno (L'Alternativa) che la richiesta di tale seduta del Consiglio non è stata concessa
dalla presidenza, senza peraltro suscitare grandi obiezioni da parte
della stessa opposizione, con grande ringraziamento della maggioranza
che, se tutto fosse confermato, schiverebbe una pallottola mica da
ridere.
Capiamo
che la calura estiva sia un ostacolo alla serenità di molti
consiglieri. Visto che la situazione, però, è già bollente, forse
calendarizzare questo incontro avrebbe contribuito a gettare acqua
sul fuoco, anziché optare per la consueta benzina. A tutti coloro
che possono essere interessati alla successione di eventi in questione, ricordiamo che secondo l'articolo 19 comma 2 del Regolamento Comunale
il Presidente...
"[...] è tenuto altresì a convocare il Consiglio comunale qualora lo richieda il Sindaco o un quinto dei consiglieri o una commissione consiliare a maggioranza di due terzi di voti assegnati. Tale richiesta deve essere avanzata al Presidente per iscritto, e deve indicare gli argomenti da trattare".
Al comma
3, inoltre, si ricorda, inoltre, che "il consiglio comunale può altresì essere eccezionalmente convocato d'urgenza, quando ciò sia
giustificato dall'esigenza dell'esame immediato di determinati
argomenti".
Si parla di una situazione di generale freddezza istituzionale, dovuta al gesto del consigliere Vitanostra (PD), di cui documenteremo
l'impresa nei prossimi giorni, che ha creato non pochi imbarazzi al
Partito Democratico locale. Questa tensione istituzionale si sarebbe
tradotta nel rifiuto all'accettazione di interpellanze che non
rechino le firme dei singoli consiglieri, anziché del gruppo
consiliare, così come di prassi.
Ricordiamo
(a noi stessi, in caso di improvvisi sussulti politici) che secondo
l'articolo 6 del regolamento comunale al comma 2 recita che
"l'interpellanza può essere presentata da ciascun consigliere e
deve essere discussa non oltre quindici giorni dalla data di
presentazione", cosa che non succede praticamente mai, anzi, ci
sono convocazioni di consiglio comunale effettuate senza
interpellanze ed ordini del giorno. Comprendiamo
che qualcuno ora magari si appellerà a qualche geniale formalismo
per giustificare quanto accade, ma resta la sostanza e lì si gioca tutto.
Perché
non si discutono in ogni consiglio comunale le
interpellanze? Perché esse sono nascoste nell'area riservata non
accessibile ai cittadini? Se
la maggioranza ha veramente tutte gli argomenti che dice di avere, a
suo favore, sulla questione del debito del comune, perché non ha
assecondato, senza guardare ai formalismi, la convocazione di un
consiglio comunale monotematico sul tema? Anzi, in tal caso sarebbe
dovuta essere la stessa maggioranza a chiederla a gran voce, Sindaco
ed Assessore al Bilancio in testa, senza affidarsi a fugaci e
generiche affermazioni su Facebook o su Twitter, penne e tastiere per conto di questo assessore o
di quel consigliere.
Ciononostante, ci manteniamo fiduciosi. A seguito della conferenza stampa di ieri pare confermata una nuova seduta del Consiglio comunale per il 29 Luglio, forse con troppa carne al fuoco, quando invece si sarebbe dovuto discutere esclusivamente del bilancio. Intanto, le opposizioni hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti. Su una cosa il presidente Marmo ha avuto ragione: ne parleremo ancora, i debiti del Comune saranno un tema caldo per tutto il mese d'agosto. È una questione di credibilità istituzionale, per discutere di una situazione debitoria che ha pochissimi precedenti.
Ciononostante, ci manteniamo fiduciosi. A seguito della conferenza stampa di ieri pare confermata una nuova seduta del Consiglio comunale per il 29 Luglio, forse con troppa carne al fuoco, quando invece si sarebbe dovuto discutere esclusivamente del bilancio. Intanto, le opposizioni hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti. Su una cosa il presidente Marmo ha avuto ragione: ne parleremo ancora, i debiti del Comune saranno un tema caldo per tutto il mese d'agosto. È una questione di credibilità istituzionale, per discutere di una situazione debitoria che ha pochissimi precedenti.
Ad ogni modo, consentiteci una riflessione: la presenza del Movimento 5 Stelle nel Consiglio Comunale è una
necessità ineludibile. Siamo documentando da tempo gli sprechi e le incapacità dell'amministrazione comunale di Andria. Se fossimo nelle istituzioni locali, potremmo fare ancora di più.