5 luglio 2013

Per una nuova mobilità

  
Con un sistema così nessuno potrà fare il furbo!

La ZTL (zona a traffico limitato) potrebbe essere una delle soluzioni per ridurre notevolmente il traffico nel nostro Centro antico.

Limitare la circolazione alle auto in orari specifici e facendo pagare caro l'accesso agli autoveicoli con solo il conducente a bordo o per grandezza del veicolo, disincentiverebbe di gran lunga l'utilizzo del mezzo in centro, evitando di sovraccaricare di traffico la città vecchia. Un centro più a misura d'uomo porta dei benefici: meno inquinamento, più vivibilità, un incentivo ad iniziative culturali/artistiche/storiche per ogni zona del Centro antico che sarebbero fattori positivi di sviluppo del turismo locale.


La nostra città soffre molto di inquinamento da traffico veicolare (siamo la città pugliese al nono posto per inquinamento, la prima se non consideriamo le città con area industriale) e dovremmo prevedere questo tipo di iniziative. Dobbiamo però considerare che non sempre una buona decisione viene messa in pratica come si deve. Il metodo e il merito della questione devono andare di pari passo. Ad esempio, è buona a decisione di chiudere Via Regina Margherita, come avevamo detto anche noi durante la campagna elettorale del 2010. Ma con quale piano si vuole realizzare la pedonalizzazione? Il modello è quello di Viale Crispi o quello di Corso Cavour?


Come funziona una Ztl? L’accesso, la circolazione e la sosta sono regolati da apposite regole, con fasce orarie per gli autoveicoli dei non residenti (ad esempio, per Firenze, la circolazione e la sosta di questi veicoli sono vietate dalle  7:30 alle 20:30) e per i veicoli dei residenti (stesso esempio, divieto di circolazione dalle 8:00 alle 12:30  e dalle 15:00 alle 20:30, salvo emergenze).  Per lo scarico merci tutti i conducenti dovrebbero essere muniti di autorizzazione. La ZTL è delimitata da una serie di varchi di accesso che, oltre ad essere segnalati da appositi cartelli, sono controllati da porte telematiche che rilevano automaticamente le targhe di tutti i veicoli che vi transitano. All’esterno della ZTL, sono presenti le Z.C.S. (zona a controllo sosta), dove i non residenti possono parcheggiare, a pagamento, entro gli spazi delimitati da righe blu (gli spazi delimitati da righe bianche sono riservate ai residenti) e presso i vari parcheggi di struttura. Per creare una ZTL nella nostra città, quindi, servirebbe creare un parcheggio vicino l'area a traffico limitato (ricordiamo il progetto del parcheggio sotterraneo sotto Piazza Umberto I) e utilizzare i parcheggi esistenti nelle periferie con servizio navetta. Tutto questo disincentiva l'uso dell'auto, soprattutto se accompagnato da una valorizzazione concreta (e non a parole) del trasporto pubblico, da anni carente e disorganizzato nella nostra città. Ovviamente, le modalità di chiusura di Corso Cavour e Via Regina Margherita, effettuate con qualche transenna e qualche fioriera ma senza reali interventi di sistemazione né di una predisposizione di parcheggi, anche custoditi, con relativi sistemi di collegamento, rende quanto realizzato dalla amministrazione comunale lontano dal nostro concetto di ZTL, poiché rischia di non raccogliere il consenso e la collaborazione di residenti, commercianti e fruitori. Non dimentichiamoci che è soprattutto per loro che c'è bisogno di una nuova mobilità cittadina. La città è sempre dei cittadini.

Lorenzo Miani