10 ottobre 2013

Neanche un minuto per la mobilità cittadina

Sulla questione della mobilità cittadina, si assiste alla solita cortina fumogena della nostra amministrazione comunale, piuttosto restia a dare spiegazioni sullo stato attuale di alcune importanti opere di pubblica utilità. 

Sulla questione dell’interramento della ferrovia,  ad esempio, si assiste al tentativo di attribuirsi meriti di altri, come si è visto in occasione dell'adozione di deliberazioni in Consiglio comunale di semplici atti dovuti. Stesso discorso per il bike sharing: abbiamo fatto notare da anni alcune problematiche rispetto ad alcune scelte tariffarie sbagliate, oltre all'urgenza di un intervento di manutenzione sulle biciclette e sulle postazioni. Quello che più preoccupa, però, fino a questo momento, è che fin qui l'amministrazione Giorgino si è trovata semplicemente a gestire progetti già iniziati in passato, con i risultati che vediamo. Al quarto anno del mandato, in tema di mobilità, qual è il contributo originale dell'amministrazione di centro - destra?

Le ZTL di Corso Cavour e di via Regina Margherita? Due arterie chiuse al traffico dall'oggi al domani: la prima per cause di forza maggiore e non certo per volontà politica, lasciata nell'incertezza di una probabile riapertura, con esercizi commerciali abbandonati a loro stessi, nell'indeterminatezza di un regolamento dei dehors poco chiaro, confusi sulla politica dell'amministrazione pubblica, senza che siano nelle condizioni di programmare investimenti a lungo termine e se possono agire in condizioni di certezza del diritto; la seconda, via Regina Margherita, chiusa senza una programmazione dei parcheggi nelle zone circostanti, lasciata nelle condizione in cui era, dopo che non si è voluto procedere al completo rifacimento secondo quanto era stato fatto in passato con viale Crispi, come peraltro prevedeva il progetto ereditato. Le differenze, del resto, sono sotto gli occhi di tutti. Al danno si aggiunge la beffa, visto che in entrambi i progetti di ZTL del centro - destra non c'è traccia di un tentativo di accesso ai finanziamenti europei per la sistemazione delle aree interessate, né tantomeno per le piste ciclabili.

E che dire dei parcheggi pubblici? A parte quello della stazione, non realizzato ma inaugurato dall'attuale amministrazione comunale, non si è visto nulla se non uno scientifico annullamento di procedimenti avviati, come quello per dotare il centro storico di un ampio parcheggio interrato. E i parcometri? Una montagna di carte (due deliberazioni di Consiglio comunale e due di Giunta) per conseguire il nulla, anzi, peggio, per vedere estese le zone a pagamento fino in estrema periferia, per fare cassa con un aumento del pedaggio pari al 100% quasi dappertutto. Quando e se il progetto sarà completato, chissà se assumeranno gli ausiliari del traffico con le stesse modalità dei netturbini.

Intanto non vi è alcun accenno alla gratuità per il parcheggio dei disabili, vantaggio esistente in diverse altre città. Certo, è difficile venire incontro alle esigenze dei più deboli se si vive una forte situazione debitoria, come quella del Comune di Andria (richiesti in prestito quasi 25 milioni di euro per pagare debiti già contratti), molto più facile spremere il cittadino andriese.

Altro giro, altra corsa, il trasporto pubblico locale. A parte gli aumenti delle tariffe e la cancellazione della gratuità per il trasporto scolastico, l'unico atto di rilievo è stato lo spegnimento delle paline informative elettroniche, che nelle più avanzate città europee sono fondamentali per rendere il servizio più fruibile.

Se ci si vuol muovere in bici, oltre al bike - sharing in forte difficoltà, potremmo decidere di acquistare una bicicletta, cosa comunque auspicabile, visti i costi della benzina e i benefici per la salute. Ma che fine hanno fatto le agevolazioni per l'acquisto? C’era una volta, come nelle favole, la possibilità di avere un contributo. Tale sovvenzione ha consentito l’acquisto di migliaia di nuove biciclette in città, metodo concreto per combattere l’inquinamento da traffico. Con l'amministrazione Giorgino, questa buona pratica è rimasta solo un ricordo. Completa il quadro l'assenza del nuovo Piano urbano del traffico, promesso e non pervenuto, al contrario del mini - piano per il quartiere S.Vito, pervenuto, pagato e non attuato!

Cari assessori, caro sindaco, visti i vostri profondi sforzi per "comunicare" il vostro operato da amministratori attenti e operosi, vorremmo sapere su quale giostra vi divertirete da qui al prossimo San Riccardo. Vi venisse in mente di fare un'altro giro nel 2015, vedremo quanti cittadini vorranno ancora venire a spingere.