17 ottobre 2013

[VIDEO] Finanziamento pubblico: la Camera approva la legge truffa


Questa legge è l'ennesima presa in giro del governo Letta. Passata sulla stampa di propaganda del governo come "Abolizione del finanziamento pubblico", non solo non abolisce il finanziamento pubblico, ma aumenta i vantaggi economici per chi intende organizzare un partito e candidarsi alle elezioni. Continueremo a pagare, come prima, più di prima.

La cosa ancora più grave è che questa legge consegna ufficialmente (se mai qualcuno avesse ancora dubbio) la politica nelle mani dei grandi potentati economici, delle lobby e viene persino il dubbio che possano esserci cospicui vantaggi per associazioni non propriamente lecite, se non illegali. Finanziare i partiti, infatti, potrebbe essere utile per riciclare capitali di dubbia provenienza.
Ma come funziona la legge? Ecco qualche indizio:
  1. Ci sono partiti che possono iscriversi nell'apposito registro e accedere al finanziamento. Il Movimento 5 Stelle, invece, non può farlo perché è un movimento (ma noi rinunciamo al finanziamento pubblico, dunque ci interessa poco);
  2. A pagare continua a essere lo Stato. Per l'anno in corso e per i prossimi tre anni. Entrando in vigore nel 2014, i partiti continuano a ricevere dallo Stato 91 milioni di euro; 54milioni 600mila per il 2015; 45milioni e mezzo per il 2016 e per il 2017 circa 36milioni 400mila. A queste somme si aggiungono le donazioni dei cittadini così si fa stecca para pé tutti;
  3. I cittadini possono devolvere il 2 per mille dell'Irpef ai partiti. Anche in questo caso pagano tutti, perché le minori entrate nelle casse dello Stato devono essere coperte da quelli che non "donano" con le solite tasse. Non solo: lo Stato istituirà un "fondo apposito" che coprirà tutte le "donazioni" che i cittadini si guarderanno bene dal fare. Anche se decidete di non donare ad un partito ma non specificate a chi donare, i vostri soldi finiscono ai nostri amati politici. Sia mai che i partiti ci rimettano!;
  4. Il Paese in mano alle lobby: 300mila euro all'anno per le persone fisiche e 200mila euro annui per le persone giuridiche sono i tetti per le donazioni liberali. Sanzioni se si supera tale limite? La fantomatica "Commissione per la trasparenza" fa una multa. Se non la si paga, il partito perde il gettito del 2 per mille per i tre anni a seguire (sai che danno...). E poi, i partiti possono donare quanto vogliono ad altri partiti, così le "coalizioni" diventano patti d'acciaio firmati sugli assegni;
  5. I benefici si allargano alla platea di partiti che si riferiscono a un gruppo parlamentare già costituito: così, chi fonda un partito oggi a elezioni avvenute (avete qualche idea? falchi e colombe vi dicono niente) o partitucoli di voltagabbana avranno comunque garantiti i vostri quattrini;
  6. Trasparenza e sanzioni per irregolarità? Dimenticate. Non presentano il bilancio? Succede nulla. Niente verbali e relazioni? Nulla. Dove vanno a finire i nostri soldi ai partiti? Ancora e sempre nel misterioso buco nero.
  7. Chi effettua donazioni ai partiti può beneficiare di sgravi fino al 52 per cento. E chi copre queste minori entrate per le casse dello Stato
Cominciate a tirar fuori i portafogli.

Dichiarazione di voto Movimento 5 Stelle


Votazione finale