Siamo
sempre convinti che le belle idee non hanno colore politico, non sono di
proprietà esclusiva di qualche partito. Ancora oggi non abbiamo cambiato idea.
Così, abbiamo preso in esame un bel progetto lanciato a Perugia dal capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista,
Emiliano Pampanelli.
Questo
progetto chiamato "Terre comuni" nasce allo scopo
di scavalcare l'ostacolo del patto di stabilità che rende difficile
per un Comune aiutare i cittadini in difficoltà in un periodo di grave crisi
come quello che stiamo vivendo e di riqualificare il verde urbano o le
terre agricole di proprietà comunale in stato di abbandono o semi -
abbandono, senza alcun costo ulteriore sulle tasche dei cittadini.
La
riuscita del progetto passa dalla richiesta all'Amministrazione comunale, che deve avviare un progetto in cui vengano dati in comodato d’uso a singoli
cittadini, ad associazioni e cooperative che si occupano di tematiche
ambientali o agricole, magari in difficoltà
economica ed occupazionale,
quelle aree pubbliche, da quelle agricole a quelle verdi, che risultino idonee
alla produzione di ortofrutta e
alla raccolta delle olive.
Tra
le finalità del progetto, c'è il chiaro intento di promuovere i concetti
di filiera corta e Km 0. Si può dare un sostegno (come il progetto prevede), in
questo modo, alle mense del Comune di Perugia, magari gestite direttamente o
affidate alla gestione di gruppi d'acquisto presenti sul territorio. Potrebbe essere utile per coloro che in questo momento hanno di meno, vivono
in stato di ristrettezze o di povertà o vogliono semplicemente "coltivare" una prospettiva differente.
Il
progetto è semplice da attuare, a costo zero, con tanti vantaggi. Ci vuole
volontà, sudore ed entusiasmo. Il Movimento 5 Stelle può essere un tramite
politico, ma le idee buone viaggiano sulle gambe e nelle menti dei cittadini
attivi.
Noi cominceremo a proporlo in città.
#dilloalSindaco