13 febbraio 2013

Te la do io la Svezia!


Occhi puntati da tutto il mondo che ci osservano, ci studiano come qualcosa di strano, di anomalo nel panorama politico italiano. Sono gli occhi delle televisioni e dei giornali stranieri che guardano con attenzione al Movimento 5 Stelle e alla sua crescita dirompente. 
Le televisioni di tutti i paesi stranieri vengono ad intervistare Beppe Grillo, curiosi di capire come ha fatto un comico a generare tutto questo in pochi anni partendo da un semplice blog. E che dire della forza politica creata dal basso che ora viaggia verso una rappresentanza di un centinaio fra deputati e senatori?

L'aspetto forse più interessante è questa specie di "risveglio", a cui Grillo fa spesso riferimento: l'informazione in rete, l'organizzazione rapida, talvolta confusionaria, ma allo stesso tempo inspiegabilmente potente, scesa in campo con l'intento di spazzare via la mala politica che sta distruggendo il nostro Paese.

E' un esperimento che affascina tutti, fuori dai nostri confini. Solo sui media di casa nostra sembra non succeda niente. E questo la dice lunga sulla capacità di molti giornali e televisioni italiane di stare sul pezzo.

L’esempio del Movimento 5 Stelle potrebbe essere replicato anche in altri paesi e soprattutto, in caso di vittoria elettorale, i cittadini attivi nel M5S si renderanno conto che la responsabilità che hanno voluto assumersi dovrà avere una portata rivoluzionaria non solo per il territorio locale, regionale o nazionale, ma anche all'estero, dove la partita sull'economia europea è ancora aperta.

Grillo, però, non manca di ripeterlo: perché il sistema marcio in cui siamo costretti a vivere possa finalmente cambiare, nessuno, neanche il Movimento può chiedere una fiducia cieca, una delega in bianco. La rivoluzione culturale che abbiamo in mente può solo avvenire partecipando attivamente alla vita pubblica della nostra comunità, tutti insieme in una missione per il nostro futuro.

Riprendiamoci la politica, nessuno resti indietro.


Lorenzo Miani