A luglio 2013
veniva approvata la deliberazione di Consiglio comunale n. 21, avente per
oggetto “Concessione ed acquisizione immobili. Transazione stragiudiziale
contenzioso Comune/AslBAT”. Durante la seduta in cui venne esaminato il provvedimento,
l’amministrazione comunale annunciò che presso l’asilo nido di Via Gabelli si sarebbe trasferito tutto l’Ufficio Igiene, tramite la stipula di un
contratto di locazione con la ASL/BT.
Pareva finalmente
risolto un annoso problema, relativo all'allocazione dell’Ufficio Igiene in una
sede più adatta, dove poter finalmente riunire tutti i servizi erogati al
pubblico. Ma non è stato così. Ad oggi, dopo un anno e tre mesi la sistemazione
definitiva di tutto l’Ufficio Igiene non è stata ancora perfezionata. Anzi, pare
che nel frattempo siano pervenute alla stessa Amministrazione comunale
richieste di ordinanza di chiusura.
Ho scritto,
quindi, al Presidente del Consiglio comunale ed a tutti i consiglieri comunali,
di maggioranza e di opposizione, invitandoli a porre in essere tutte le
iniziative utili in loro potere per rendere pienamente efficace la citata
deliberazione di Consiglio comunale, nell’interesse dei cittadini andriesi, al
fine di eliminare la problematica “Ufficio Igiene” dalla prossima contesa
elettorale. Nella mia
missiva, nella quale ho evitato di manifestare qualsiasi polemica di natura
politica ed anzi, ho riconosciuto che talvolta la concretizzazione di atti
amministrativi può incappare in imprevisti, ho però anche ricordato che a
fronte di una forte volontà politica qualsivoglia ostacolo può essere
superato.
Del resto, nella sua relazione inerente lo stato dell’arte della
vicenda, pur riconoscendo la difficoltà di reperire gli “atti di proprietà”, già
da luglio 2014 anche l'Avvocatura comunale aveva suggerito al Sindaco di concludere da subito la locazione
con la ASLBT dell’immobile di Via Gabelli, consentendo così all’azienda
sanitaria di procedere con la sistemazione dell’Ufficio Igiene. Spero di
apprendere prossimamente, ben prima della prossima campagna elettorale, dai
componenti del consiglio comunale o anche dagli organi di informazione che il
problema è stato risolto.
Giuseppe D'Ambrosio
Cittadino portavoce M5S
Camera dei Deputati