20 ottobre 2014

Via col Ventola

Dopo la preannunciata vittoria, queste sono le parole del neo-presidente della provincia Bat Francesco Spina«In questa emozionante giornata di passaggio di consegne tra il presidente Francesco Ventola ed il sottoscritto ho voluto rimarcare la forte volontà dei dieci sindaci di questo territorio di rimanere uniti a prescindere da quello che possa essere l'iter costituzionale avente ad oggetto il riordino delle province. Mi muoverò in continuità con il percorso amministrativo intrapreso dal mio predecessore, tutelando tutte le comunità della Provincia, partendo dai comuni più piccoli fino ad arrivare ai capoluoghi Barletta, Andria e Trani".

"Come metodo di azione" - prosegue Spina - "rispetterò la ratio del decreto Delrio che conferisce centralità al ruolo dei Sindaci e, in linea con il risultato elettorale che mi ha visto ottenere un consenso di sette punti percentuali superiore rispetto alla lista che mi sosteneva, promuoverò un dialogo intenso e costruttivo con tutte le forze politiche presenti in consiglio provinciale. Un ringraziamento, oltre che al Presidente Ventola, anche al Sindaco di Andria Nicola Giorgino, promotore del progetto politico che ha sostenuto la mia elezione, e a tutti gli altri sindaci della mia coalizione, che hanno fatto un passo indietro per favorire la mia candidatura. Un abbraccio, infine, al sindaco di Barletta, mio avversario ma grande amico, Pasquale Cascella, che ha interpretato in modo assolutamente corretto e signorile questa "particolare" campagna elettorale voluta dal decreto Delrio. Nei prossimi giorni, mi attiverò per continuare le grandi opere pubbliche in itinere (Sp Andria-Trani ed Sp Andria-Bisceglie) e per continuare con identico entusiasmo l'azione amministrativa iniziata da Francesco Ventola».

Parole d'amore e di gioia nei confronti del suo predecessore e di tutti coloro che lo hanno sostenuto. Quanta contentezza per una cosa che aveva fortemente criticato, per una legge che tutti indistintamente hanno ritenuto "non-sense" ma a cui hanno partecipato sentendosi "in dovere" quasi obbligati.

Ma poco importa quello che si è detto fino a ieri, perché si sa, gli italiani hanno la memoria del pesce rosso. Dopotutto, domani è un altro giorno.